Da lunedì la Valle d’Aosta torna zona gialla Il presidente Lavevaz: «Situazione delicata»

Da lunedì la Valle d’Aosta torna zona gialla Il presidente Lavevaz: «Situazione delicata»
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Dopo un fine settimana in zona arancione, la Valle d’Aosta da lunedì prossimo, 11 gennaio, tornerà in zona gialla con la possibilità per bar e ristoranti di riaprire. La decisione è è stata adottata dal ministro della Salute Roberto Speranza che nella serata di ieri, venerdì 8 gennaio, ha firmato una nuova ordinanza. Invece si colorano di arancione Calabria, Emilia Romagna, Lombardia, Sicilia e Veneto. La Valle d’Aosta, in base al monitoraggio della Cabina di regia del ministero alla Salute e dell’Istituto superiore di sanità sul periodo da lunedì 28 dicembre a domenica 3 gennaio, ha un Rt di 1,07 - era 0,87 nello scorso monitoraggio -, con un rischio considerato moderato. In Italia l’Rt invece è 1,03. In base all’ultimo Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri, fino a venerdì 15 gennaio saranno vietati gli spostamenti fra le regioni. Da lunedì 18 gennaio potrebbero invece riaprire gli impianti sciistici, ma molto dipenderà dalla fascia di colore attribuita oltre che alla nostra regione, alle regioni di prossimità (vedi servizio a pagina 37, ndr). Nel frattempo il presidente della Regione Erik Lavevaz ha firmato un’ordinanza di “adattamento” dell'ultimo Dpcm sulle restrizioni anti-Covid. Quest’ultima consente la mobilità tra i Comuni anche oggi, sabato 9, e domani, domenica 10 gennaio, in deroga alla zona arancione, autorizzando inoltre l'attività motoria e lo sci di fondo. Un provvedimento analogo era stato adottato per le festività natalizie. «La nuova classificazione - commenta il presidente Lavevaz - testimonia che il lavoro fatto dall’Amministrazione ha portato i suoi frutti e premia gli sforzi della popolazione, che ha rispettato le indicazioni comportandosi in maniera responsabile. Essere in zona gialla non significa però poter abbassare la guardia: la situazione è ancora delicata e occorre che tutti agiscano con attenzione. Ora siamo al lavoro sulla campagna vaccinale appena partita che in questi giorni verrà intensificata: ci sarà bisogno della collaborazione di tutti affinché possa essere efficace». Sulla base dei dati Usl, sono 25 i nuovi casi di positività al Coronavirus diagnosticati nelle ultime 24 in Valle d'Aosta su un totale di 89 persone sottoposte a test. Nessun decesso viene inoltre segnalato dal bollettino emesso il pomeriggio di ieri, venerdì 8. . I guariti sono 34, mentre il totale dei contagiati scende a 425, 9 in meno di giovedì 7. I ricoverati sono 54, di cui 31 nell’Ospedale regionale “Umberto Parini” di Aosta, 17 nella clinica Isav di Saint-Pierre e 6 nell'ospedale da campo dell'esercito. Un paziente si trova in terapia intensiva. Sul fronte del braccio di ferro giuridico tra Aosta e Roma, i giudici della Corte costituzionale si pronunceranno mercoledì prossimo, 13 gennaio, sulla richiesta del Governo Conte di sospendere la legge regionale fortemente voluta dal presidente Erik Lavevaz, che ha appunto consentito la riapertura in Valle d’Aosta di una serie di attività proibite o limitate in tutta Italia dal Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Secondo il Governo il provvedimento contiene norme che esulano dalle competenze della Regione, anche se a Statuto speciale, e invadono ambiti propri della legislazione statale, riguardando materie come la tutela della salute, la sicurezza e l'ordine pubblico. Relatore sul ricorso di Palazzo Chigi sarà il giudice costituzionale Augusto Barbera, professore emerito di diritto costituzionale, eletto dal Parlamento. Mercoledì 13 la Corte dovrà solo valutare se sussistono ragioni di urgenza per procedere alla sospensione della legge. E dunque non si pronuncerà, in questa fase, sul merito delle norme contestate. Quest’ultimo verrà esaminato nell’udienza di martedì 23 febbraio.

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