Cronometristi in cerca di una sede
“L’ultimo corso l’abbiamo fatto nel 2018, abbiamo almeno 12 persone che vorrebbero provare a far parte della nostra “famiglia”. Ma per fare un’altra selezione da cronometristi abbiamo bisogno di avere una sede e al momento non l’abbiamo”.
Alberto Zenti da ormai qualche anno è a capo della sezione valdostana della Ficr, la Federazione Italiana Cronometristi. Insieme ai componenti del suo gruppo ha vissuto lo “sfratto” di Palazzo Cogne dell’autunno del 2019 e la difficile ripartenza del post Covid. “Nonostante la pandemia in questi primi 7 mesi del 2021 abbiamo fatto un centinaio di servizi: i cronometristi sono parte integrante del mondo dello sport e, in quanto tali, devono essere tutelati”. Ecco perché l’associazione chiede ora una sede consona alle sue esigenze. “Dal dicembre del 2019 abbiamo un magazzino alla Pepinière d’Entreprises di Aosta, una soluzione temporanea che ci era stata trovata dalla Regione dopo l’abbandono della nostra storica sede di corso Battaglione. Il magazzino ci ha permesso di stoccare parte del materiale, ma non basta. Abbiamo bisogno di una sala riunioni, un luogo dove il direttivo possa confrontarsi e fare le convocazioni per le gare del fine settimana”.
La logistica è importante: in questi mesi di smart working le (rare) riunioni in presenza si sono svolte a casa del presidente Alberto Zenti o negli uffici di un altro personaggio storico dell’associazione, Daniele Pallu. Andando però verso la normalità è necessario trovare una soluzione più “definitiva”. Quella prospettata dall’Amministrazione regionale nel 2019 era l’attuale sede dell’Associazione Maestri di Sci in via Mont Emilius ad Aosta, visto che pure le “giacchette bianche e rosse” erano in odore di un trasferimento (nella zona della Pepinière). Il Covid, va da se, ha rallentato un processo che nel 2019 sembrava ben avviato.
Intanto i cronometristi valdostani, che possono disporre di 43 elementi effettivi, investono in nuove attrezzature. E’ di qualche giorno fa la delibera regionale che concede all’associazione 11.569 euro per l’acquisto di nuovi transponder per migliorare il “parco tecnologico” in dotazione. “La Regione ha pagato il 60 per cento del nostro investimento, che sfiora i 20mila euro. - conclude Alberto Zenti - Si tratta della seconda parte di un acquisto che avevamo iniziato nel corso del 2018: con i transponder il nostro lavoro diventerà più agile rispetto a prima e permetterà agli atleti che cronometriamo - dallo sci di fondo a quello di discesa - di avere risultati quasi in tempo reale”.