Croce rossa rubrica
Il Corpo Militare Volontario della Croce Rossa Italiana è un corpo militare ausiliario delle forze armate italiane a componente esclusivamente maschile.
Il Corpo trae origine dalla disposizione emanata dal Ministro della Guerra il 1° giugno 1866, con la quale il personale delle “Squadriglie di Soccorso”, prime formazioni del Comitato Milanese per il soccorso ai feriti e malati in guerra, poi trasformatosi in Società della Croce Rossa Italiana, veniva assoggettato alla disciplina militare con l’adozione dell’uniforme e l’equiparazione gerarchica ai gradi dell’Esercito.
Le “Squadriglie di Soccorso” furono subito impiegate, dallo Stato Maggiore, alle dipendenze del 5° Corpo d’Armata con il quale presero parte alla Terza Guerra d’Indipendenza.
Da quel lontano 1866 gli uomini del Corpo Militare Volontario CRI operano nei compiti di assistenza sanitaria alle Forze Armate in tempo di pace, guerra e grave crisi internazionale nonché di protezione civile in missioni umanitarie per aiuto alle popolazioni colpite da calamità, in territorio italiano e, in molti casi, anche all’estero. In tempo di guerra, in ottemperanza alla Convenzione di Ginevra del 1949, i Volontari del Corpo indossano il bracciale internazionale di neutralità.
Al Corpo, la cui festa ricorre il 25 giugno, è concesso per legge l’uso della Bandiera nazionale. Il Corpo è composto da un contingente di personale in servizio e da personale in congedo, arruolato su base volontaria: medici, psicologi, chimici-farmacisti, commissari, contabili, infermieri e soccorritori.
In Italia il Corpo conta oggi circa 19.000 iscritti, posti in congedo che vengono richiamati periodicamente per addestramento.
Tra le operazioni svolte dal Corpo Militare Volontario va ricordata l’attivazione e la gestione dell’ospedale da campo numero 68, installato a Yong Dung Po, sobborgo di Seul, durante la guerra di Corea.
Dotato di 200 posti letto, gestito dal personale del Corpo Militare e dalle infermiere volontarie, un contingente di 71 Volontari, l’ospedale continuò a essere operativo fino al gennaio del 1955, oltre un anno dopo la fine del conflitto, con un bilancio importante: 7mila ricoverati e 230mila prestazioni mediche ambulatoriali.
Le attività svolte dal Corpo Militare Volontario in Valle d’Aosta negli ultimi anni sono state molte: nella primavera del 2020, durante l’emergenza Covid, tutti i componenti, una ventina di Volontari tra ufficiali, commissari e medici, sottufficiali e militi di assistenza, sono stati richiamati per tre mesi per garantire il controllo all’ingresso e il rilievo della temperatura a Palazzo regionale, in Prefettura e presso le sedi degli assessorati ad Aosta, nonché per assistenza ai drive-in per i tamponi. Nel 2021- 2022 il Corpo ha fornito assistenza sanitaria al poligono tiro dei Carabinieri, alle operazioni per disinnesco di ordigni bellici (DOB), alle celebrazioni nazionali del 2-4 novembre, organizzando anche una mostra di cimeli in caserma, e al treno della memoria del Milite Ignoto. Dal Corpo vengono annualmente organizzati i corsi BLSD per i militari del Centro Addestramento Alpino. “Inter arma caritas” è il motto del Corpo, tra le armi la carità, il Principio di Umanità ovunque e sempre come faro.