Croce rossa rubrica

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La Croce Rossa è molto attenta ai giovani, definiti nel suo Statuto come “agenti di cambiamento, innovatori, ambasciatori interculturali, facilitatori alla pari, mobilitatori delle comunita? e sostenitori dei vulnerabili”.

Nel mese di maggio appena terminato si sono svolti a Roma due eventi che testimoniano l’attenzione della CRI alla formazione dei giovani: la Gara nazionale di Diritto Internazionale Umanitario (DIU) e le Olimpiadi nazionali di primo soccorso. Ad ambedue le manifestazioni ha partecipato una rappresentanza di studenti valdostani: 8 ragazzi dell’Institut Agricole provenienti dalle classi IIA e IIB (André Chabloz, Céline Darbaz, Sara Cheillon, Matilde Zamponi, Emile Domaine, Beatrice Georgy, Alice Revil ed Edoardo Pascarella) accompagnati dalla DTR Area Principi & Valori Sorella Barbara Benvenuto e dalla professoressa Elena Roullet alla prima e 6 studenti del Liceo Scientifico e Linguistico "Edouard Bérard” (Coralie Munier, Beatrice De Regibus, Nisrine Sebbane, Nicola Fasoli, Douà Bargaoui, Samuel Vuillermin con la docente Karin Bruckner) che hanno gareggiato nella seconda.

La gara di primo soccorso, in una giornata carica ed intensa di emozioni, ha permesso ai ragazzi di mettere in pratica le regole apprese, la chiamata di soccorso, l’assegnazione delle priorità, l’approccio psicologico all’infortunato, immersi nello splendido scenario della Capitale.

La gara ha rappresentato solo l’obiettivo finale del progetto Olimpiadi di Primo Soccorso, un’opportunità di condivisione e confronto per gli studenti ma soprattutto una preziosa occasione di formazione e crescita personale, di educazione alla salute e alla sicurezza e di avvicinamento alla cultura del soccorso.

Il Diritto Internazionale Umanitario comprende regole che, in tempo di conflitto armato, proteggono le persone che non prendono parte alle ostilità e pone limiti all’impiego di mezzi e metodi di guerra. “L’obiettivo della Gara DIU, precisa il Presidente Nazionale della C.R.I. Rosario Valastro, è rendere i giovani sempre più consapevoli della realtà di un conflitto e delle azioni umanitarie, offrendo loro gli strumenti per interpretare gli eventi, le notizie e la violenza in generale.”.

A una prima parte teorica, è seguita la competizione organizzata come un gioco di ruolo che ha visto i ragazzi affrontare diversi scenari: dalla simulazione di uno sbarco di persone migranti, alla visita ad un campo di prigionia, dall’intervista ad un prigioniero di un conflitto o ad un processo nel tribunale per i crimini di guerra.

Una bella esperienza per gli studenti valdostani che hanno saputo distinguersi nelle attività proposte: “il futuro dipende da ciò che fai oggi” (Mahatma Gandhi).

Il gruppo di ragazzi che ha partecipato alla gara Gara nazionale di Diritto Internazionale Umanitario e, sotto, quello che si è cimentato nelle Olimpiadi nazionali di primo soccorso

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