Croce rossa rubrica
Domenica 16 aprile è stato eletto il Presidente della Croce Rossa Italiana: Rosario Valastro. Già Presidente facente funzione della CRI a seguito delle dimissioni di Francesco Rocca, per 2 mandati Vicepresidente dell’Associazione, è stato eletto con 370 preferenze (oltre il 62 per cento dei votanti).
Ad avere diritto al voto per il Presidente e i 3 consiglieri sono i 671 Presidenti dei Comitati presenti sul territorio nazionale.
Ma quali Presidenti si sono succeduti negli anni alla guida della Croce Rossa Italiana?
La Croce Rossa Italiana fu fondata a Milano con il nome di “Comitato Milanese dell'Associazione Italiana per il soccorso ai feriti ed ai malati in guerra” il 15 giugno 1864 ad opera del dott. Cav. Cesare Castiglione, due mesi prima della firma della Convenzione di Ginevra. Dal Comitato di Milano la prerogativa di organo centrale passò, a seguito dell’unità d’Italia, al Comitato costituitosi a Roma. Il primo Presidente del Comitato centrale fu il Conte Enrico Guicciardi, notaio a Sondrio dal 1846 al ’48, mazziniano, deputato per tre legislature per i collegi di Sondrio e Tirano, senatore nel 1868, rimase in carica dal 1872 al 1884.
Nell’aprile del 1884, Umberto I° “per grazia di Dio e per volontà della Nazione re d’Italia” autorizzò il Governo ad erigere in corpo morale l'Associazione italiana della Croce Rossa: “Sulla proposta dei ministri della guerra e della marina abbiamo decretato e decretiamo: L'associazione italiana della Croce Rossa rappresentata dal comitato centrale residente in Roma è eretta in corpo morale e viene dispensata dalla tutela ordinaria delle opere pie, rimanendo soggetta all'unica tutela e sorveglianza dei ministri della guerra e della marina”.
Il 6 novembre 1884 per i poteri conferitigli dal nuovo Statuto, il re nominò come presidente del Comitato centrale della CRI il generale conte Raffaele Cadorna, vincitore di Porta Pia, che rimase in carica dal 1884 al 1886.
Al termine del Secondo Conflitto Mondiale, la Croce Rossa Italiana dovette affrontare una riorganizzazione passando da ente morale a ente di diritto pubblico sottoposto alla vigilanza del Ministero della sanità e del Ministero della difesa. Nel 1998 fu eletta una donna come presidente, Maria Pia Garavaglia, che dal 1993 al 1994 era stata Ministro della Sanità. Nel 2005 fu eletto presidente, quasi all’unanimità, Massimo Barra, medico, fondatore di Villa Maraini per la cura di tutte le tossicodipendenze. Dal 2008 Francesco Rocca guidò la Croce Rossa Italiana in un’ulteriore fase di riforma. Nell’anno 2012 è approvato il nuovo statuto e la CRI diventa Ente di diritto privato, con compiti di interesse pubblico, ausiliaria dei pubblici poteri nel settore umanitario, sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica. Dal 2017, anno dell’entrata in vigore della Riforma del Terzo Settore, la CRI è iscritta nel Registro degli enti del Terzo Settore come “Organizzazione di Volontariato”(OdV). In tutto questo lungo percorso sono cambiate la natura giuridica e le norme elettorali, ma fondamentale è rimasto il ruolo della Croce Rossa, fedele ai suoi Principi, a fianco dei vulnerabili.