Crisi idrica: da marzo la situazione è migliorata ma permangono criticità

Crisi idrica: da marzo la situazione è migliorata ma permangono criticità
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Si è svolta martedì scorso, 6 giugno, la riunione di insediamento dell’Osservatorio regionale crisi idrica.

L’organismo, istituito con una delibera della Giunta regionale di lunedì 15 maggio, dovrà monitorare l’evoluzione della situazione e l’efficacia delle misure adottate e proporre misure di adattamento e di adeguamento degli interventi per fare fronte alla crisi idrica determinata dall’anomalo andamento delle stagioni invernali 2021/2022 e 2022/2023.

Per informare sull’operatività dell’Osservatorio, è stata predisposta una specifica sezione del sito istituzionale dove potranno essere reperite le informazioni relative alle misure e iniziative intraprese per fare fronte alla crisi idrica. E’ accessibile all’indirizzo https://www.regione.vda.it/territorio/Crisi_Idrica/default_i.aspx.

Ne fanno parte, oltre agli assessori alle Opere pubbliche, Territorio e Ambiente Davide Sapinet e all’Agricoltura e Risorse naturali Marco Carrel, che ne coordinano congiuntamente il funzionamento, i rappresentanti dei Dipartimenti Programmazione, Risorse idriche e Territorio, Ambiente, Sviluppo economico ed Energia, Agricoltura, Sanità e Salute, Turismo, Sport e Commercio, del Centro Funzionale Regionale, del Bim e dell’Arpa Valle d’Aosta nonché del Cpel.

«Con la deliberazione della Giunta regionale - spiegano gli assessori Davide Sapinet e Marco Carrel - sono state definite le linee di intervento ed è stata istituita la struttura di governance per monitorare e, ove necessario, integrare le misure da realizzare per ridurre gli effetti dell’eventuale scarsità idrica sull’approvvigonamento potabile, sull’agricoltura e in generale sulle attività produttive».

«L’acqua è una risorsa rinnovabile, - evidenzia l’assessore Davide Sapinet - ma la variazione dell’entità delle precipitazioni, abbinata ad un anomalo innalzamento delle temperature, possono determinare condizioni di difficoltà negli approvvigionamenti irrigui e potabili e provocare anomale distribuzioni delle portate dei corsi d’acqua. La crisi idrica del 2022, generata da una contingenza meteorologica, rappresenta bene la crisi climatica che ci aspetta nei prossimi anni. Sta suonando un campanello di allarme che non possiamo trascurare. La crisi idrica è un fatto strutturale e non solo emergenziale da affrontare con un programma di interventi a medio e lungo periodo da affiancare a provvedimenti immediati volti a ridurre gli effetti contingenti della scarsità di precipitazioni atmosferiche».

«Numerose - rileva l’assessore Marco Carrel - sono le segnalazioni di problematiche sottolineate dai Consorzi di miglioramento fondiario alle quali è necessario dare delle risposte. Nel breve termine sono stati messi in atto dal nostro Assessorato interventi mirati al fine di risolvere questioni più immediate. Nel medio-lungo termine bisognerà prevedere una programmazione sistematica ed efficace che deve necessariamente prevedere il coordinamento e la collaborazione dei due Assessorati. In prima istanza rimane ovviamente basilare andare ad analizzare la situazione attuale per constatare dove la crisi colpisce maggiormente così da poter guidare e orientare gli investimenti che si dovranno fare in futuro».

Secondo i dati analizzati dall’Osservatorio la situazione, che fino a febbraio era particolarmente critica per tutto il territorio regionale, è andata via via migliorando nei mesi di marzo e aprile sui settori centro-occidentali della regione, mentre presentava a inizio maggio ancora delle criticità significative nel settore sud-orientale, criticità che sono andate pressocché a colmarsi con le precipitazioni registrate nel mese di maggio. Permane una severità moderata per quanto concerne la ricarica delle falde acquifere della bassa valle, valutazione confermata dalla misura dei livelli piezometrici che si sono innalzati ma rimangono sotto la media del periodo.

Le previsioni climatologiche prospettano un mese di giugno più piovoso della media climatologica e con temperature nella media. Luglio e agosto sembrano poter essere mesi in media o lievemente superiori alla media sia come precipitazione che come temperatura, mentre la proiezione su settembre al momento fornisce un’indicazione di un mese poco piovoso e caldo.

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