Crisi della zootecnia di montagna, le Regioni dell’Arco Alpino sollecitano Roma “Servono aiuti eccezionali per compensare l’aumento dei costi di produzione”

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Gli Assessori all’Agricoltura delle Regioni e delle Province autonome dell’Arco Alpino hanno inviato una lettera sull’attuale crisi del settore del latte nelle zone di montagna all’assessore all’Agricoltura del Veneto Federico Caner affinché, nella sua veste di coordinatore della Commissione delle Politiche Agricole, sottoponga le istanze espresse al ministro delle Politiche agricole Stefano Patuanelli.

«La problematica dell’aumento dei costi di produzione sta assumendo caratteri di vera e propria emergenza in alcuni settori e in special modo per la zootecnica da latte in montagna, dove, in molti casi, ad oggi viene riconosciuto un prezzo alla stalla inferiore alla pianura, a fronte di costi generalmente più alti, generando un’emergenza non più meramente congiunturale ma anche strutturale, territoriale, ambientale e sociale. - scrivono gli Assessori - Un’eventuale chiusura di aziende zootecniche di montagna risulterebbe difficilmente reversibile, con pesanti conseguenze, oltre che socioeconomiche, anche per il mantenimento dei delicati equilibri paesaggistici e ambientali che caratterizzano il territorio montano».

I sei Assessori firmatari - oltre a Davide Sapinet per la Valle d’Aosta, sono Marco Protopapa per il Piemonte, Fabio Rolfi per la Lombardia, Stefano Zannier per il Friuli Venezia Giulia, Giulia Zanotelli per Trento e Arnold Schuler per Bolzano -, con anche Federico Caner per il Veneto, chiedono quindi in modo corale al Ministro un sostegno puntuale e importante da erogare in tempi brevi alle aziende zootecniche ubicate nelle zone montane, sulla base dei capi produttivi di ognuna.

«Abbiamo instaurato un’ottima collaborazione tra noi Regioni dell’Arco Alpino, condividendo le stesse preoccupazioni per i problemi che riguardano la montagna e una visione comune per il suo futuro. - dichiara l’assessore Davide Sapinet - I temi spaziano dalla zootecnica alla convivenza con il lupo alla regionalizzazione degli interventi della prossima programmazione dei fondi europei. Il riuscire a fare squadra non solo ci permette un proficuo confronto tecnico e politico ma contribuisce anche a rendere molto più incisiva la richiesta di attenzione per i nostri territori».

Parallelamente all’istanza avanzata a livello nazionale, sempre nell’ottica di sostenere il settore zootecnico in questa fase delicata, la Giunta regionale sta valutando la possibilità di concedere aiuti specifici che integrerebbero quanto previsto dal Governo centrale.

Infine, in un’ottica non solo emergenziale ma di attenzione per il settore sul medio e lungo periodo, il tema è stato affrontato anche nei giorni scorsi nel corso di diversi incontri che si sono tenuti nella sede dell’Assessorato dell’Agricoltura a Saint-Christophe tra l’assessore Davide Sapinet, dirigenti e funzionari regionali con i Coordinatori e le Autorità di gestione dei Programmi di sviluppo rurale delle Province autonome di Trento e Bolzano, in visita in Valle d’Aosta. Il confronto tra le diverse esperienze ha riguardato luci e ombre della passata programmazione dei fondi del Psr e l’impostazione degli interventi per il nuovo corso 2023/2027, con un’attenzione particolare dedicata proprio ai problemi che affliggono la zootecnia e, in particolar modo, quella estensiva di montagna.

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