Creative Harbour, la startup per il lavoro a distanza selezionata da Bravo Innovation Hub a Brindisi
A 2 anni dalla intuizione di 3 giovani valdostani - Simone Lattanzi di Villeneuve, Alessandro Renna di Aosta e Matteo Marchesano di Saint-Marcel - tutti di 33 anni, l’esperienza iniziata con Creative Harbour nel 2021 si concretizza in un nuovo importante risultato. La startup che riunisce i lavoratori da remoto in location suggestive per creare valore, è stata infatti selezionata da Bravo Innovation hub, per partecipare a Brindisi a Bravo Innovation Hub, il programma di Invitalia e il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, ideato per accelerare la crescita delle startup sul territorio nazionale.
Bravo Innovation Hub offre alle startup selezionate un grant “equity free” di 20mila euro e un percorso di accelerazione di 12 settimane gestito da LVenture Group, The Qube Incubator e Cetma all’interno di Palazzo Guerrieri a Brindisi simbolo dell’incoraggiamento alle imprese del Meridione verso l’innovazione, sviluppo ed imprenditoria.
A conclusione del percorso di accelerazione si terrà martedì 28 novembre a Brindisi, a partire dalle 15.30 a Palazzo Guerrieri il “Demo Day” di Bravo Innovation Hub, per favorire l’incontro di opportunità di business, dove la start up valdostana presenterà la propria soluzione ad una platea di investitori. Creative Harbour è nata 2 anni fa in Valle d’Aosta allo scopo di intercettare il trend del remote working (lavoro a distanza) con l’obiettivo di stimolare la creatività e rafforzare la produttività di freelance e digital nomads offrendo loro esperienze di viaggio soggiorno e networking esclusive.
Attualmente la start up valdostana vanta una community internazionale di 15 mila lavoratori a distanza. Oltre 1.000 professionisti hanno già aderito ai viaggi organizzati dalla startup che offre una vasta gamma di destinazioni e una rete di strutture ricettive accessibili tramite la sua piattaforma.
Creative Harbour conta clienti corporate quali Accenture, Amazon, Capgemini, Deloitte, Growens e Nexi e scale-up nazionali e internazionali come Doctolib, Epicode, Subito, Talent Garden e Unobravo.
«Per realizzare la nostra visione stiamo costruendo un vero e proprio ecosistema, costituto da una community di professionisti e una serie di servizi che li abilita a vivere e lavorare viaggiando. Il punto di forza di Creative Harbour è il servizio che nasce e cresce verticale sui bisogni dei lavoratori da remoto. L’obiettivo a lungo termine è quello di creare la più grande community da remoto di Europa, con un network di strutture, dove questa community si può incontrare, vivere e creare valore» afferma Simone Lattanzi Ceo & Co-Founder di Creative Harbour.
Ora, grazie al programma di Bravo Innovation Hub, la startup valdostana sta sviluppando ulteriormente la community di professionisti, grazie a nuovi format per migliorarne l’ingaggio e il canale di vendita B2B. L’obiettivo è quello di rafforzare e continuare a far crescere la community interattiva di remote workers e, contemporaneamente rafforzare il contatto con corporate e grandi aziende che offrono posizioni lavorative in «full-remote».