“Crack” dei discount, definitiva l’assoluzione di Vasco Cannatà

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Vasco Cannatà, 49 anni di Aosta, è stato assolto definitivamente assolto dalla Corte di Cassazione dall’accusa di bancarotta fraudolenta. I giudici della suprema corte hanno dichiarato inammissibile il ricorso della Procura generale di Torino, che aveva impugnato la sentenza di assoluzione emessa dai giudici d’appello. Vasco Cannatà, difeso dagli avvocati Stefano Moniotto e Davide Rossi, in primo grado era stato condannato a 2 anni, sentenza ribaltata dai giudici d’appello che lo avevano assolto perché il fatto non sussiste. Le accuse riguardavano il fallimento di alcuni supermercati di cui Cannatà era socio assieme al padre Francesco - per lui la Corte d’appello ha dichiarato il non doversi procedere in quanto è deceduto - e al fratello Milo che aveva patteggiato 1 anno e 8 mesi. L’accusa contestava alla famiglia Cannatà una distrazione di oltre 2 milioni e mezzo di euro.

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