Covid, quasi settecento pazienti curati con ossigenoterapia a casa

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Sono quasi 700 i pazienti positivi al Covid-19 che sono stati sottoposti a trattamento domiciliare con ossigenoterapia dall'inizio del pandemia. Si tratta di 293 femmine e 406 maschi. Il "picco" si è registrato il 22 novembre scorso con 202 pazienti assistiti mentre in questi giorni i pazienti assistiti con ossigenoterapia a domicilio sono circa 120.

Lo ha comunicato l'Usl della Valle d'Aosta, precisando che i pazienti curati a casa sono «Persone con infezione da Covid-19 con forme da lievi a moderate».

I pazienti assistiti con ossigenoterapia, in Valle d'Aosta, appartengono a queste fasce di età: over 90 anni 7 per cento, 80-89 anni 20 per cento, 70-79 anni 21 per cento, 60-69 anni 20 per cento, 50-59 anni 18 per cento , 40-49 anni 10 per cento, 30-39 anni 3 per cento e 20-29 anni 1 per cento.

«L'assistenza domiciliare - si legge in una nota dell’Azienda sanitaria - prevede l'individuazione del paziente da parte del medico curante o delle Unità speciali di continuità assistenziale o in seguito alla dimissione ospedaliera. Il paziente si autosomministra l'ossigeno mediante un apposito erogatore al naso secondo le modalità e le tempistiche prescritte dal medico. L'ossigenoterapia non è una terapia invasiva e non presenta effetti collaterali. È indicata nelle forme lievi e non gravi di Covid a pazienti che necessitino di mantenere a livelli appropriati la percentuale di ossigeno nel sangue (saturazione). La durata media della terapia con ossigeno dei pazienti assistiti dall'Usl della Valle d'Aosta a domicilio è di 24 giorni. Il ricorso all'ossigenoterapia e all'assistenza domiciliare consente una importante diminuzione dei ricoveri ospedalieri e la conseguente minore pressione sulle strutture sanitarie».

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