Covid, Flavio Peinetti positivo racconta la sua esperienza
Flavio Peinetti, consigliere regionale e medico, ha contratto il Covid-19 e ha deciso di raccontare la sua esperienza e di farlo sapere pubblicamente alle persone che lo conoscono e lo frequentano. Il consigliere unionista tiene anche a sottolineare che è importante che le persone cerchino, finché è possibile, di curarsi in casa senza andare in ospedale, perchè nonostante il lavoro straordinario che stanno facendo i medici e gli infermieri della nostra regione, la situazione in Valle d'Aosta è molto critica.
Come è avvenuto il contagio? «Non lo so sinceramente, - afferma Flavio Peinetti (foto) - è possibile che sia successo in ospedale come al supermercato, ma la cosa che bisogna sottolineare è che il virus oggi si può prendere ovunque. Io ho sempre svolto la mia attività di medico e di politico normalmente».
Il tampone «a tappeto» può essere una soluzione?
«Assolutamente no. I falsi negativi potrebbero diventare un problema, ovvero quelli che possono venire contagiati dopo aver fatto il tampone e nel mentre che hanno ricevuto i risultati. L'unica soluzione è l'auto isolamento. E poi i tamponi sono pochi e bisogna razionarli, è importante che vengano fatti solo su chi ne ha davvero bisogno».
«Adesso bisogna solo pensare a curare le persone che stanno male, - prosegue Flavio Peinetti - e dopo magari potremo iniziare a fare test sugli anticorpi, anche in prevenzione per la consegna del vaccino».
Il consiglio come medico a chi ha contratto il virus: «Prendete solo la tachipirina, qualsiasi altro antiinfiammatorio può peggiorare la situazione».
Quando potremo tornare alla vita normale?
«Penso che nei primi 15 giorni di aprile saremo ancora chiusi dentro casa, poi credo che piano piano torneremo alla normalità ma dubito che questo avverrà dall'oggi al domani, le restrizioni saranno tolte poco a poco».