Courmayeur, interventi straordinari dopo la devastante frana in Val Ferret
Sono diversi i fronti aperti dopo le 2 colate di rocce e detriti che, nella serata di venerdì 5 agosto, sono scese in Val Ferret, danneggiando la strada comunale e l’acquedotto tra Courmayeur e Pré-Saint-Didier, Comune servito dalla rete potabile di Courmayeur. In piena alta stagione le 2 località, con almeno 30mila persone, erano perciò rimaste senz’acqua. Il Comune di Courmayeur con il Bacino imbrifero montano della Dora Baltea, nuovo gestore unico del Servizio idrico integrato in Valle d’Aosta, sta cercando una soluzione. Il ritorno alla normalità passa necessariamente dalla stabilizzazione definitiva delle funzionalità del torrente Rochefort a monte del villaggio di La Palud, attraverso lavori di risistemazione e riqualificazione che andranno a interessare, nei mesi a venire, sia l’acquedotto sia il ponte, entrambi gravemente danneggiati dalla frana. I prossimi passi saranno dapprima la progettazione mirata dei vari interventi, necessaria a definire costi e tempistiche, poi l’affidamento degli incarichi specifici alle ditte che si occuperanno della manutenzione.
«Purtroppo non abbiamo tuttora un’esatta quantificazione dei danni provocati dalla frana a beni comunali e privati. - dichiara il sindaco Roberto Rota - Non vi è dubbio che essi siano stati ingenti, sia per le infrastrutture, quali l’alveo del torrente, il ponte, la rete del servizio idrico integrato e le strade, sia a cascata per le numerose attività commerciali e ricettive, che, isolate per più giorni, hanno risentito anche a medio lungo termine di disdette di prenotazioni».
Dopo esser stato sottoposto a una provvisoria e rapida rimessa in funzione, con un acquedotto che corre a cielo aperto per quasi 400 metri in una tubazione posta accanto alla strada comunale della Val Ferret, l’acquedotto della Val Veny sarà interessato a breve da un definitivo ripristino. Un progetto di fattibilità tecnico-economica è già stato approvato dal Consiglio comunale, che ha previsto un milione e 40mila euro per il risanamento della vasca dell’acquedotto di Lavechon nella stazione di arrivo della telecabina Dolonne al Plan Chécrouit. Con la variazione di bilancio, ha stanziato 104mila euro per l’acquedotto e 43mila per il ripristino della viabilità. «Abbiamo già lavorato sull’impianto interrato e sui tubi di supporto alla conduttura. - aggiunge il sindaco Roberto Rota - Provvederemo ora a posizionare un nuovo ponte che andrà a sostituire quello temporaneo, installato immediatamente a seguito dell’emergenza e della conseguente pulizia cui abbiamo sottoposto il lago. Non siamo certi che la struttura sorgerà esattamente nel medesimo sito della precedente, poiché eventuali spostamenti a monte o a valle saranno a discrezione dei professionisti che si occuperanno dei progetti. I tecnici stanno valutando se sarà possibile recuperare il ponte, anche se al momento sembra improbabile. Fino alla realizzazione del nuovo, rimarrà in funzione quello di cantiere di 15 metri, che è leggermente più stretto e non vi si possono incrociare 2 pullman».
Tra le ipotesi futuribili, una telecabina per arrivare dal centro di Courmayeur sia in Val Ferret sia in Val Veny, che supererebbe tutti i problemi di frane, alluvioni e valanghe. «Un’idea progettuale tecnicamente realizzabile, ma al momento più che altro un sogno. - commenta il sindaco Rota - In alternativa, un tunnel di 2 chilometri tra Entrèves e Planpincieux, che però, per via dello scavo per creare un vallo artificiale causerebbe al territorio una ferita irreversibile. la telecabina avrebbe un minor impatto ambientale».