Courmayeur Feeling Mountain, la rassegna volge al termine: gli ultimi due appuntamenti con i fuoriclasse Alex Txikon e Omar Di Felice

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È uno slancio di pura libertà a tentare ciò che sembra impossibile. Sulle montagne, e in ambienti altrettanto estremi, ci scontriamo con confini apparentemente invalicabili. Finché qualcuno non spicca un balzo e li supera, aprendo una nuova strada, per sé e per tutti. È questo lo spirito - irrequieto e visionario - di Courmayeur Feeling Mountain, la rassegna che quest’estate presenta al pubblico una nuova "serie di fuoriclasse", avventurieri di ultima generazione. Ad agosto, al Jardin de l’Ange, nel pieno centro di Courmayeur, si possono incontrare personalità emblematiche, eppure profondamente umane nella loro costante ricerca di un limite da superare. L’iniziativa - organizzata in collaborazione con Ferrino - dedica loro una serie di serate ormai al giro di boa, dalle 21.15. Un’occasione per scoprire cosa accade dietro le quinte delle spedizioni, spesso in solitaria, che li hanno visti protagonisti negli ultimi anni, accompagnandoli in un viaggio nei loro ricordi e imparando a conoscerli meglio.

Gli ultimi due appuntamenti: venerdì prossimo, 23 agosto, il protagonista sarà Alex Txikon, alpinista ambientalista, uno degli autori della prima salita invernale del Nanga Parbat.

Molti ricordano Alex Txikon come il conquistatore, insieme a Simone Moro e Ali Sadpara, della prima invernale del Nanga Parbat. L’alpinista basco è specializzato nelle ambiziose scalate Himalayane, in invernale. Ultimo di 13 fratelli, non concepisce le salite se non sono condivise con affiatati compagni di cordata. Oggi può vantare 11 delle 14 montagne più alte della Terra nel suo curriculum, e ha speso le ultime stagioni fredde sull’Everest e sul K2. Ha maturato una profonda coscienza ambientale: nei suoi campi base troviamo igloo, stazioni per il monitoraggio meteorologico e team di ricercatori intenti a studiare lo stato di salute dei ghiacci.

Venerdì 30 agosto sarà la volta di Omar di Felice, campione di ultracycling, ciclista artico.

A Courmayeur tutti conoscono l’ultratrail. L’ultracycling si avvicina a questo concetto ed è la grande sfida di Omar Di Felice. Inizia emulando il suo eroe Marco Pantani, diventa professionista ma poi cambia vita, e inventa il proprio modo di vivere la bicicletta. Si avvicina alle gare su lunga distanza, arriva primo al Tortour Switzerland, Le Raid Provence Extrème, Race Across Italy, secondo alla Transiberica Race, primo italiano a vincere la Transamerica e la Indian Pacific Wheel Race in Australia. Negli anni 2000, in Islanda, si innamora del freddo, che inizia ad esplorare attivamente in inverno. Nel 2022 conclude il primo Giro del mondo artico attraversando la Lapponia, dalla Russia alla Norvegia, ed esplorando Isole Svalbard, Groenlandia e Islanda, fino a toccare il circolo polare artico in Alaska. Con il suo progetto "Bike to 1.5°C" si impegna a divulgare gli effetti del cambiamento climatico. Nel 2023 compie la parziale traversata dell’Antartide in bicicletta, coprendo 716 Km in 48 giorni.

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