Courmayeur, ecco come l’ex Hotel Ange diventerà il prestigioso salotto del paese
E’ in programma nei prossimi giorni la prima riunione operativa tra tutti i soggetti coinvolti - Comune, Fondazione Courmayeur Mont Blanc, Fondazione Montagna sicura (in un progetto è collegato anche il Liceo di Courmayeur), Fondazione Giacomo Brodolini, Centro Servizi Courmayeur, Apical Startup Innovativa, Restartup, SET Società Economia e territorio - per dare il via al progetto di riqualificazione dell’ex Hotel Ange, un struttura che risale alla fine dell’Ottocento e che avrà nuova vita grazie ai finanziamenti del Bando Borghi del Pnrr Piano nazionale di ripresa e resilienza. Le graduatorie, pubblicate giovedì 23 giugno scorso, hanno visto infatti la vittoria del bando da parte del Comune di Courmayeur che ha ottenuto l’ingente cifra di 1 milione e 585 mila euro.
L’inizio dei lavori è previsto per il prossimo anno per concludersi nella primavera del 2024. La conclusione della progettazione e la gara d’appalto entro la fine dell’anno in corso. Il progetto verrà gestito dal Comune attraverso la costituzione di un management team incaricato dello sviluppo dell’intero progetto, che prevede complessivamente 10 linee di intervento specifiche.
«L'Hotel de l'Ange è stato realizzato intorno la fine del Seicento. Nei primi del Novecento è stato acquistato e gestito dalla nota famiglia di albergatori Peraldo. Negli anni Novanta è stato venduto dai loro eredi e trasformato parte in residenziale - 21 alloggi - e commerciale, bar e negozi, con una porzione di proprietà del Comune di Courmayeur con alcuni locali destinati alla Fondazione Courmayeur che lì ha la sede e gli uffici e altri rimasti inutilizzati, la sala affreschi», spiega il vicesindaco Federico Perrin. La comunità locale a breve ritornerà quindi a fruire di un luogo che ha ospitato alcuni tra i momenti di socialità più significativi nell’epoca di maggior splendore delle villeggiature alpine del XIX secolo e inizio XX secolo. Lo spazio del salone, in particolare, rappresenterà un luogo di accoglienza per eventi ed incontri, per attività di vario genere, in un ambiente di grande pregio storico culturale.
«Il complesso dell’ex Hotel Ange rappresenta un elemento storico-culturale identitario nel patrimonio di Courmayeur, situato nel pieno centro del borgo storico e indissolubilmente intrecciato con lo sviluppo del turismo. - aggiunte Federico Perrin - Il progetto riveste quindi un ruolo fondamentale nella valorizzazione del centro storico. La riqualificazione interessa i volumi del salone e del foyer al primo e al secondo piano, attualmente in condizioni di precario stato di conservazione».
Il progetto prevede consolidamenti strutturali, riorganizzazione degli spazi interni e della distribuzione, miglioramento dell’involucro e realizzazione di un volume aggiuntivo del loggiato di ingresso.
«Il salone, come spazio di maggior pregio dell’intero immobile, d’intesa con gli enti locali di tutela, sarà completato con la riproposizione della volta sospesa presente in origine, che verrà reinterpretata con design contemporaneo e accoglierà funzioni tecniche e impiantistiche», spiega Federico Perrin nell’illustrare il progetto presentato per il Bando Borghi. La decorazione originale risale al periodo della seconda metà dell’Ottocento, con testimonianze storiche tra il 1856 e il 1880. «Il soggetto della decorazione è un caso assolutamente eccezionale per il contesto alpino e raffigura scenari multipli contenenti differenti vasi di fiori. - si legge nel dettaglio del progetto - Il restauro degli apparati pittorici mira alla completa salvaguardia delle parti originali ancora presenti che saranno oggetto di attento ripristino dai degradi subiti e verranno completate da un consolidamento delle superfici per la stabilizzazione nel tempo».
Il progetto di recupero, globalmente, prevede anche la realizzazione di uno spazio con postazioni condivise di lavoro, il completamento della nuova Biblioteca della Montagna, l’organizzazione di 2 edizioni del Climathon Courmayeur e di 3 edizioni del Future Mountain Jobs, nonché la realizzazione di campi estivi residenziali per lo sviluppo di competenze digitali per ragazzi dagli 8 ai 17 anni.