Courmayeur, bene Sant’Ambrogio Però sale il timore per gli stranieri
Un Sant’Ambrogio positivo, però restano molti timori per la mancanza degli stranieri, che probabilmente si protrarrà anche nei prossimi mesi.
Tra gli albergatori di Courmayeur, è questo il timore più grande, ovvero quello di dover affrontare la stagione della «ripartenza» solamente con la clientela italiana.
«Tutto sommato devo dire che questo ponte dell’immacolata è stato positivo» riferisce Danilo Pizzato, titolare dell’Hotel Pilier D’Angle. «Vi sono state diverse cancellazioni dell’ultimo momento, - prosegue - però poi sono subito arrivati i ricambi. Da due anni a questa parte è così che si lavora, cancellazioni e prenotazioni in sequenza, oramai ci abbiamo fatto l’abitudine». Riguardo alla nazionalità della clientela, Danilo Pizzato spiega: «In queste feste abbiamo avuto solamente italiani, e gli stranieri quest’anno a Courmayeur restano un’incognita. Penso sia difficile ora come ora azzardare previsioni. - continua Danilo Pizzato - Fino a Capodanno siamo prenotati ma dal 2 gennaio in poi credo che lavoreremo giorno per giorno, con italiani che prenoteranno all’ultimo».
I turisti, racconta Danilo Pizzato, «Sono molto preoccupati, soprattutto per la caparra. In genere la prima cosa che chiedono è se in caso di passaggio in zona rossa possono venire rimborsati».
Più pessimista Alessia Di Addario, dell’Hotel Crampon, che commenta: «Al momento navighiamo a vista, e le prenotazioni sono state fatte all’ultimo momento. In questa situazione è tutto più difficile, - continua Alessia Di Addario - la clientela va rassicurata perché ha molte paure. Per quanto mi riguarda questo ponte dell’Immacolata non è andato bene, perché non eravamo completi, e degli stranieri poi nemmeno l’ombra».
Pure Alessia Di Addario - che è anche assessore comunale alla Cultura, all’Istruzione e alle Politiche sociali - racconta di clienti molto preoccupati: «Chiamano e chiedono se noi proprietari dell’hotel e il nostro personale siamo vaccinati. E naturalmente si informano sulla possibilità di avere il rimborso della caparra».
Più positivo Alessio Berthod dell’Hotel Berthod, che commenta: «L’inizio della stagione si può dire che è andato molto bene, e più o meno abbiamo lavorato tutti, anche se principalmente con italiani. Noi abbiamo avuto anche un dieci per cento di stranieri con inglesi e francesi». Secondo Alessio Berthod la situazione è cambiata negli ultimi dieci giorni: «Da quando sono arrivate le notizie sull’aumento dei contagi abbiamo iniziato ad avere cancellazioni, e da una decina di giorni effettivamente tutto si è rallentato».
Ferruccio Truchet dell’Hotel Pavillon si ritiene «Molto soddisfatto, il ponte di Sant’Ambrogio per noi è stato da “tutto esaurito” e ci sono persone che hanno allungato la vacanza per l’intera settimana. Le prospettive per Natale sono ottime perché siamo completi fino all’8 gennaio - continua Ferruccio Truchet - mentre normalmente il “pienone” ce l’avevamo solo fino al 2 gennaio, giusto dopo Capodanno. Penso che ci sia molta voglia di sciare e di vacanza, peccato solo che il mercato estero sia fermo. E quello straniero a Courmayeur rappresenta il settanta per cento del totale, speriamo di riuscire a compensarlo con gli italiani. Credo che questa stagione non sarà eccezionale ma rispetto all’anno scorso non dobbiamo lamentarci. Certo l’ordinanza del ministro Speranza con le restrizioni per gli stranieri a venire in Italia complica ancora più le cose. Se non cambiano le condizioni credo che a gennaio saremo costretti a chiudere, un vero disastro» conclude Ferruccio Truchet.