Cosmetici per la pelle dal siero della Fontina L’Institut Agricole ha ottenuto il brevetto italiano
Dal siero della Fontina nascono cosmetici e farmaci per il benessere della cute. Si tratta di una sperimentazione dell’Institut Agricole Régionale di Aosta che ora fa un deciso passo in avanti.
L’istituto ha infatti comunicato martedì scorso, 27 giugno, di aver ottenuto il brevetto italiano per invenzione industriale dal titolo “Nuovo ceppo isolato di Lactobacillus e i suoi impieghi”. per l’utilizzo - spiegano dall’Institut Agricole - di «un principio attivo derivato dal siero della lavorazione della Fontina con dimostrata capacità di promuovere i processi di riparazione cutanea».
Un successo raggiunto grazie al progetto co-finanziato Heart Vda (tramite il Fondo europeo per lo sviluppo regionale e il Fondo sociale europeo) e all’impegno del team di ricerca guidato dall'Institut Agricole Régional. Nel dettaglio, l’Institut Agricole e il Laboratorio di genetica del Museo di Scienze Naturali “Efisio Noussan” hanno ottenuto la concessione della proprietà intellettuale rispettivamente al 90 e al 10 per cento, raggiungendo un traguardo significativo nell'innovazione scientifica dell'industria alimentare del territorio.
«L’innovazione rappresenta una soluzione sostenibile per la gestione degli scarti di filiera ma soprattutto un'importante novità nel settore cosmetico, offrendo alle imprese locali l'opportunità di sviluppare prodotti a base di principi attivi naturali altamente efficaci provenienti da materie prime del territorio. - si legge in una nota dell’Institut Agricole - L’invenzione, nello specifico, riguarda un nuovo ceppo isolato di Lactobacillus delbruekii e il suo impiego in un procedimento per la preparazione di una composizione dermatologica per applicazione topica sulla pelle. Questo Lactobacillus delbruekii, denominato MF-207A, è un genere di batteri lattici ampiamente noti per i loro benefici sulla salute umana e per il loro ruolo fondamentale nel processo di fermentazione. Le sue caratteristiche distintive, che lo differenziano rispetto ad altri Lattobacillus delbrueckii, includono una capacità superiore di utilizzare il galattosio per sintetizzare composti bioattivi come galatto-oligosaccaridi e acido butirrico, con dimostrate capacità prebiotiche sulla flora batterica, inducendo la proliferazone e l’attività cellulare, e modulatorie del sistema immunitario, attraverso lo stimolo alla migrazione cellulare, promuovendo così l'attenuazione degli stati infiammatori e l'accelerazione dei processi di riparazione cutanea».
«L’ottenimento del brevetto - prosegue la nota dell’Institut Agricole - rappresenta un riconoscimento dell’elevata qualità della ricerca e dell’innovazione prodotta in Valle d'Aosta oltre che un esempio concreto di economia circolare e di sostenibilità ambientale, che potrebbe avere un impatto positivo sulla comunità locali e sulle politiche di sviluppo sostenibile, favorendo nuove opportunità di business per le aziende e lo sviluppo economico dell’intera regione. Da sempre impegnato nello sviluppo di nuovi prodotti e processi che sfruttano appieno le potenzialità delle materie prime valdostane, l’Institut Agricole Régional mira ad investire sempre di più in risorse significative nella ricerca e nello sviluppo di nuove tecnologie, consentendo l'applicazione pratica delle scoperte scientifiche. L'Institut Agricole Régional si impegna a garantire che i benefici derivanti dalla nuova invenzione siano accessibili a un'ampia gamma di attori dell'industria alimentare e cosmetica. Ciò comprende la condivisione delle conoscenze scientifiche, la collaborazione nella ricerca e lo scambio di informazioni per garantire il progresso collettivo nel settore».