Corte dei Conti, dieci condanne per la nomina di un dirigente Arer

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La Sezione giurisdizionale della Corte dei Conti della Valle d’Aosta ha inflitto 10 condanne per la nomina di un dirigente, coordinatore del servizio tecnico dell’Agenzia regionale per l’edilizia residenziale, in pensione dal 2019. Nella loro sentenza i giudici scrivono: «L’Arer ha subìto un danno di ingente» dovuto proprio «Alla delibera del 2005 del Consiglio di Amministrazione con cui è stata valutata legittima la richiesta di inquadramento nella qualifica dirigenziale formulata dal dipendente» e la maggiorazione di stipendio pagata per 5 anni per ricoprire un ruolo che secondo la normativa non avrebbe potuto avere. A subire il procedimento contabile sono stati componenti del Consiglio di Amministrazione dell’ente - negli anni fra il 2005 e il 2010 - e membri del Collegio di conciliazione della Direzione regionale del lavoro di Aosta.

Per la Procura contabile, il danno erariale complessivo subito dall’azienda era di 244.145,50 euro, conseguenza degli esborsi sostenuti per gli emolumenti per prestazioni di lavoro dipendente e, in parte, a titolo di spese legali e di giudizio per l’attribuzione delle funzioni di dirigente, a far data dal 26 luglio 2004, e con decorrenza economica nel nuovo inquadramento dal 1° settembre 2005, all’architetto, già dipendente di ruolo dell’azienda. Il danno era stato ipotizzato, dagli inquirenti, suddividendolo in 2 parti: 119.072,75 euro, per differenze retributive indebitamente corrisposte all’architetto dal 1° settembre 2005 al 31 maggio 2010, in «Esecuzione del suo illegittimo inquadramento nella qualifica dirigenziale». Altri 125.072,75 euro, connessi all’innesco di una fase contenziosa, attraverso la revoca della dirigenza - disposta dal Consiglio di Amministrazione dell’Arer nel maggio 2010 -, pur nella dichiarata convinzione della «Correttezza della soluzione gestoria precedentemente intrapresa». Le tesi accusatorie che sono state parzialmente accolte dai magistrati contabili hanno pertanto portato alla condanna in primo grado dell’attuale assessore regionale al Turismo Giulio Grosjacques per 23.219,18 euro, di Francesco Caracciolo per 22.226,91 euro, di Italo De Checchi per 8.335,09 euro, di Alberto Cretaz per 22.226,91 euro, di Piero Scrufari per 22.226,91 euro, tutti componenti del Consiglio di Amminnistrazione dell’Arer nel 2005, i membri del collegio di conciliazione Franco Pastorello per 7.938,18 euro e Lorenzo Sommo per 7.938,18 euro, nonché i consiglieri d’amministrazione del 2010, assieme ancora a Giulio Grosjacques, Pasquale Francesco Infortuna per 14.884,09 euro, Fedele Belley per 14.884,09 euro e Carlo Laganà per 14.884,09 euro. Le difese - che hanno sempre respinto tutte le accuse e avevano evidenziato che «Si è trattato di un lungo e complesso contenzioso durato cinque gradi di giudizio e 14 anni dove non sono state fatte irregolarità» - attendono di leggere le motivazioni della sentenza per l'eventuale ricorso in Appello.

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