Corsa contro il tempo per l’apertura della Sciovia Berio prima di Natale

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Sembra ormai una missione (quasi) impossibile riuscire ad aprire in extremis la Sciovia Berio a Ollomont. I tempi sono strettissimi ma il sindaco David Vevey non vuole gettare la spugna fino all’ultimo: «Come Giunta abbiamo dato mandato al segretario Comunale Gianluca D’Introno di esplorare tutte le possibilità per trovare un gestore. Ci sono ancora tre settimane di tempo, perché di solito la sciovia apriva a ridosso di Natale. Per ora nessuno si è fatto avanti, ma non vogliamo dare forfait prima del tempo». Insomma, è una vera e propria corsa contro il tempo con la speranza che le attività ricettive e commerciali del paese non debbano fare i conti con l’assenza di un’attività che è il volano del turismo invernale in questa località. Una vicenda che ha iniziato a complicarsi dopo la scadenza, avvenuta lo scorso mese di settembre, della concessione. L’Amministrazione aveva chiesto alla cooperativa Job & Friends presieduta dal sindaco di Valpelline Maurizio Lanivi che per anni ha gestito l’impianto, il noleggio di sci, lo snow park e il Bar 21 - che offre pure il servizio di tavola calda e che in estate è aperto assieme al noleggio di e-bike -, di fare un’offerta solo per l’imminente stagione invernale, fino ad aprile 2025. Ma la trattativa non è andata a buon fine perché la cooperativa ha rinunciato. Il motivo? A conti fatti, la cooperativa ha ritenuto che il gioco non valesse la candela: sulla base di un’esperienza lunga 18 anni, non sussistevano le condizioni per fare un’offerta: per un periodo così breve se le condizioni climatiche, che ormai sono cambiate, non consentissero l’apertura per 3 fine settimana, non si riuscirebbero ad ammortizzare i costi mandando il bilancio in rosso. Tutto ciò tenuto conto anche dei 12 dipendenti a cui la cooperativa dava lavoro. Il sindaco David Vevey aveva dichiarato che «Il nostro obiettivo è di garantire l’apertura della sciovia Berio e delle strutture destinate a bar e noleggio per la prossima stagione invernale. Si tratta, infatti, di un’attività che riveste un’importanza fondamentale per il nostro paese e il suo indotto». Obiettivo a rischio fallimento, perché il bando per la gestione relativa al prossimo quinquennio non è stato rinnovato per tempo e si è giunti così alla scadenza naturale dei primi 5 anni il cui termine era lunedì 30 settembre. La Giunta comunale di Ollomont ha approvato l’avviso di manifestazione di interesse per la gestione quinquennale - a partire però dalla stagione 2025/2026 - lunedì 21 ottobre, peraltro con 3 voti favorevoli e 2 contrari, di cui 1 era proprio del sindaco David Vevey che avrebbe preferito 2 bandi separati, uno per la sciovia e l’altro per il bar. Ma il documento prevede una base d’asta di 1.630.000 euro Iva esclusa, con il contributo comunale stimato in un canone massimo annuo di gestione di 18mila euro e un contributo per il soccorso sulle piste di discesa e di fondo di 15mila euro. Un importo che non consente al Comune di procedere autonomamente, come si riteneva, ma richiede l’intervento della Stazione unica appaltante. Una procedura che inevitabilmente dilata di mesi i tempi. Ma perché questo ritardo nell’approvare il bando per la concessione con la formula di 5 anni anni più 5? «E’ vero che la cooperativa che ha finora gestito l’impianto aveva segnalato che era un’attività non più economicamente sostenibile. - dichiara il segretario comunale Gianluca D’Introno - Però il gestore ci ha fornito i dati di bilancio indispensabili per redigere il piano economico finanziario da inserire nel bando solamente a settembre e pertanto è a quel punto che è emerso che il Comune non potesse autonomamente gestire la procedura di gara, visto l’importo di 1 milione e 600mila euro, ma era necessario che se ne occupasse la Stazione unica appaltante».

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