Corsa contro il tempo per evitare la chiusura della Rsa di Antey

Corsa contro il tempo per evitare la chiusura della Rsa di Antey
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C’è molto rammarico in paese per la futura - e probabile - chiusura della Rsa in cui attualmente si trova una ventina di ospiti in età compresa tra gli 82 e i 96 anni che arrivano da varie località della Valle del Cervino. Al momento è in corso una trattativa tra i vertici regionali, l’Usl e una cooperativa disposta a fare il suo ingresso in struttura in tempi brevi. Si fa di tutto, in pratica, per scongiurare la chiusura, anche temporanea, perché si sa, come sottolinea anche il sindaco del paese Marco Poletto, che le decisioni temporanee spesso si rivelano poi definitive e, una volta chiuso un presidio, è difficile che venga poi riaperto in futuro. Dal 2017, la microcomunità è stata trasformata in residenza protetta e affidata dall'Usl a gestione privata.

«Siamo molto preoccupati ma come Comune possiamo fare ben poco. - ribadisce il sindaco Marco Poletto - La notizia, come per tutti, ci ha colti di sorpresa. Si tratterebbe di una grave perdita per il territorio, dopo la chiusura, già avvenuta in passata del Centro prelievi (chiuso durante il Covid e mai più riaperto). Non mi sembra neanche praticabile la soluzione di trasferire i nostri anziani in una altra residenza sempre gestita dalla cooperativa Anteo, in un Comune piemontese. Le persone che attualmente si trovano ad Antey sono nate e vissute nella nostra zona e non si adatterebbero mai ad una soluzione del genere».

La chiusura della struttura di Antey-Saint-André è stata oggetto di dibattito anche in Consiglio regionale durante la seduta consiliare di mercoledì scorso, 11 maggio, con un'interpellanza presentata dai consiglieri di Forza Italia Pierluigi Marquis e Mauro Baccega. «La struttura, che conta 33 posti letto per la cura delle persone anziane parzialmente e non autosufficienti, fornisce un servizio di fondamentale importanza per il territorio. - ha sottolineato Pierluigi Marquis - La cooperativa che la gestisce ha comunicato l’intenzione di cessare la propria attività per le difficoltà legate all'emergenza da Covid-19 e alla conseguente irreperibilità di personale infermieristico e di assistenza, proponendo la ricollocazione degli ospiti in una Rsa fuori Valle».

L'assessore regionale alla Sanità Roberto Barmasse ha confermato che mercoledì 27 aprile la cooperativa Anteo ha comunicato all'Assessorato la cessazione dell'attività e ha ricordato che la struttura di Antey è privata, autorizzata con classificazione protetta, non convenzionata con la Regione a causa della posizione decentrata e dell'assenza di requisiti strutturali idonei a ospitare utenti con elevati carichi assistenziale. «La cessazione di tale attività, - ha precisato l'assessore Roberto Barmasse - rispetto al fabbisogno complessivo regionale, non determinerà significativi impatti per gli utenti, in quanto al momento nelle strutture pubbliche e private della Valle sono disponibili 178 posti, di cui 45 in quelle pubbliche site anche nel territorio dell'Unité Mont Cervin; anche il personale socio-sanitario potrà trovare pronta ricollocazione, anche nel comprensorio di riferimento, a causa della carenza di tali figure professionali di cui c'è forte richiesta». L’Assessore ha anche segnalato che pare ci sia l'interesse da parte di una cooperativa del Canavese al subentro nella gestione della struttura di Antey, che è in trattativa con la società Anteo.

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