Corruzione negli appalti Gli imputati negano tutto
È stata aggiornata a mercoledì 15 dicembre l’udienza di lunedì scorso, 8 novembre, al Tribunale di Aosta del processo che vede imputati i titolari dell’azienda Edilvu di Challand-Saint-Victor, ovvero Loreno Vuillermin, sua moglie Renaz Dondeyanz e il figlio Ivan Vuillermin. Le ipotesi di reato sono di concussione e di corruzione: secondo la Procura l’ex capo dell’Ufficio tecnico di Valtournenche Fabrio Chiavazza, 51 anni, avrebbe favorito negli appalti l’impresa della famiglia Vuillermin. Al termine del processo con rito abbreviato, lo scorso mese di giugno Fabio Chiavazza è stato condannato a 6 anni di reclusione per corruzione. Gli amministratori della Edilvu, invece, hanno scelto la strada del procedimento con rito abbreviato. Gli imputati hanno sempre respinto tutte le accuse. In base alla ricostruzione degli inquirenti, la Edilvu sarebbe la ditta che avrebbe maggiormente beneficiato degli appalti “pilotati”. In particolare sono 3 i lavori a Valtournenche che, a partire dal 2016, hanno insospettito gli inquirenti: la manutenzione della strada pedonale Fiscada, il restauro di una fontana in località Pecou e il potenziamento dell’acquedotto di Cervinia. Dagli atti sequestrati in Municipio, sarebbero emerse richieste di preventivo con scadenze molto ravvicinate e, in un caso, con i lavori addirittura formalmente assegnati di domenica e un giorno prima dell’arrivo dell’offerta della Edilvu. L’impresa avrebbe ricompensato Fabio Chiavazza pagando 2 fatture emesse da una società di cui quest’ultimo era socio, anche se poi tale ruolo sarebbe stato assunto da un suo parente, una riguardante la vendita di materiali e l’altra per dei lavori svolti nel 2014 in un cantiere dell’azienda di costruzioni. In totale, circa 50mila euro, saldati dalla Edilvu - hanno testimoniato gli accertamenti bancari - con 3 bonifici. La sentenza è attesa per mercoledì 2 marzo.