Coop “Lou Dzeut”, 593 firme contro il trasferimento a Donnas

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Sono 593 le firme raccolte dalla lettera aperta per dire “no” al trasferimento della cooperativa Lou Dzeut da Champorcher a Donnas. Lo annunciano i promotori, tra i quali figurano l’ex assessore comunale Fausta Baudin, Gianluca Crescio, Aurelio Danna e gli ex sindaci Alessandro Glarey e Celestino Savin. Giovedì scorso, 31 agosto, la petizione è stata inviata all’assessore allo Sviluppo economico Luigi Bertschy, al Comune di Champorcher e alla cooperativa Lou Dzeut insieme alla richiesta formale di un incontro per risolvere insieme la questione. «Con la presente - scrivono i promotori della petizione - siamo a richiedervi, come già anticipato informalmente negli scorsi mesi, un incontro congiunto, per cercare di affrontare insieme le difficoltà della cooperativa di produzione tradizionale dei tessuti di canapa a Champorcher “Lou Dzeut” sfociate, di recente, nell’intenzione di trasferire la principale sede di produzione nel Comune di Donnas. Ormai conosciamo tutti le reazioni e le vicissitudini legate a tale decisione, a partire dall’inizio di luglio fino ad oggi: questa notizia ha infatti subito suscitato una spontanea e decisa contrarietà in paese, da parte della maggior parte degli abitanti, di molte persone originarie di Champorcher, che ora risiedono altrove continuando tuttavia ad essere fortemente legate alle radici e alle tradizioni locali, e di diversi affezionati turisti». «Pertanto, - prosegue il testo indirizzato all’Assessore, al Comune e alla Cooperativa - al fine di evitare la perdita di un importante elemento di identità culturale e di savoir-faire locale, abbiamo redatto e diffuso una lettera aperta, di cui alleghiamo copia, insieme alle relative firme, di 593 persone. Durante la raccolta di adesioni alla lettera aperta, abbiamo riscontrato interesse alla problematica, e anche disponibilità da parte di alcune persone a collaborare con la cooperativa “Lou Dzeut”, con diverse possibili modalità, finalizzate alla salvaguardia, alla promozione e allo sviluppo di questa importante attività. In conclusione, a nome nostro e dei firmatari della lettera allegata, chiediamo formalmente, con spirito costruttivo, a tutti voi, in primo luogo all’Assessore allo Sviluppo economico, Formazione e Lavoro, Trasporti e Mobilità sostenibile, di organizzare al più presto un incontro sull’argomento, al quale siamo vivamente interessati a partecipare».

Come noto, la cooperativa Lou Dzeut si è aggiudicata nello scorso mese di luglio il bando promosso dal Comune di Donnas per l’assegnazione (per 6 anni, rinnovabili per altri 6) dei locali al secondo piano dell’Ancienne Maison Communale. L’intenzione espressa dalla cooperativa era di mantenere la sede legale a Champorcher e trasferire quella operativa nel borgo di Donnas, in spazi più ampi e funzionali, oltre che più accessibili per i potenziali acquirenti. Una scelta che però ha sollevato malumori a Champorcher, dove è appunto stata avviata una raccolta di firme per evitare lo spostamento. Nel testo della petizione la delocalizzazione della produzione è definita «un colpo basso per la comunità di Champorcher che annullerebbe un pezzo importante della sua identità culturale; si cancellerebbero idealmente decenni di un’eccellenza artigianale, sminuendo la particolarità e la storicità della nostra “teila dè meison”, attestata fin dal Medioevo».

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