Convivenza con il lupo: si è chiusa con successo la sperimentazione del progetto Pasturs negli alpeggi del Parco naturale del Mont Avic

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Il lupo nel parco del Mont Avic è presente. Le fototrappole installate all’interno dell’area protetta hanno, infatti, evidenziato il passaggio notturno di alcuni esemplari del predatore nei pressi dell’alpeggio Pra Oursie, situato nella parte di territorio del parco nel Comune di Champdepraz, da quest’anno gestito da Michel Nuzzi, che ha avviato anche la sua attività di ristoro.

La conferma della presenza nella zona segue gli avvistamenti già avvenuti negli anni passati nel parco, non solo nel versante di Champdepraz ma anche in quello di Champorcher, e pure al di fuori dei confini, nella val Clavalité.

A proposito del lupo, lo scorso 3 luglio era stato avviato nella nostra regione il progetto Pasturs, ideato per rendere possibile un dialogo costruttivo e assicurare la convivenza di chi pratica l’allevamento nelle zone alpine e i grandi predatori come il lupo e l’orso, quest’ultimo non ancora presente tra le nostre montagne.

Il progetto, che in Valle d’Aosta è stato avviato in partenariato con il Parco Naturale Mont Avic ed è gestito dalla cooperativa Eliante Onlus che partecipa a collaborazioni con i progetti “Life” (fra cui i recenti “Natura che Vale” e “Euro Large Carnivores”), ha coinvolto per 7 settimane non solo gli alpeggi Pra Oursie e Pian Tsaté nel parco del Mont Avic, ma anche l’alpeggio Ponton nel vallone Ponton a Fénis, gestito dalla società agricola La Pesse di Jean Marie Péaquin e Lorena Jorioz.

Il progetto ha visto la partecipazione alla vita d’alpeggio di un gruppo di volontari, di età compresa tra 18 anni e 45 anni, appositamente formati, che hanno dedicato parte del loro tempo ad aiutare gli allevatori coinvolti nell’implementazione delle misure di prevenzione dei danni da attacchi da parte del lupo. Misure che hanno previsto il posizionamento di recinzioni elettrificate, batterie, cani da protezione - spesso ottenuti grazie al finanziamento regionale - e sorveglianza continua degli animali al pascolo.

«Quando ci fu chiesto se volevamo partecipare al progetto - dice Davide Bolognini, presidente dell’Ente Parco Mont Avic - abbiamo aderito con entusiasmo, poiché sapevamo che si trattava di un progetto finalizzato alle nuove modalità di gestione dei pascoli e alla coesistenza dell’allevamento in quota, nonostante la presenza del lupo che ormai da molti anni è presente in tutta la Valle d’Aosta. I volontari, tutti di Fuori Valle, hanno vissuto per 7 settimane nelle famiglie degli allevatori che li hanno ospitati, in cambio di un aiuto nella vita di tutti i giorni in alpeggio. I volontari del progetto Pasturs arrivati in Valle d’Aosta si sono subito ambientati garantendo, per tutto il tempo della permanenza in alpeggio, la loro presenza continua durante il pascolo. Sappiamo bene che il lupo è intimorito dalla presenza umana, ancor più se accompagnata da quella di cani da guardania. Attraverso questo progetto siamo, dunque, riusciti a osservare con certezza la presenza del lupo nelle vicinanze di entrambi gli alpeggi. Ma siamo riusciti a passare un’estate senza attacchi!».

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