Convitto Federico Chabod, lavoro a rischio per 6 educatori
Sei educatori del Convitto regionale Federico Chabod di Aosta rischiano di non poter più lavorare, dopo anni al Convitto, perché precari da anni e in possesso di una laurea triennale in Scienze dell'educazione di classe L18, dal 2004 diventata L19. Il titolo non è ammesso dalle nuove graduatorie regionali, mentre a livello nazionale è equiparato. Così, il collegio degli educatori del Convitto, riunitosi mercoledì scorso, 1° settembre, esprime «Tutta la sua preoccupazione per la decisione della sovrintendenza agli Studi della Regione di escludere colleghi precari dalle nuove graduatorie regionali per una mera differenza formale» si legge in una nota. Per questo, «Sono stati estromessi dalle supplenze alcuni educatori che, negli ultimi anni, hanno sempre lavorato in questa istituzione con titoli che la stessa Regione autonoma ha ritenuto validi».
Gli educatori proseguono: «All'unanimità, il collegio ha espresso un sentimento di profonda indignazione e forte preoccupazione nei confronti di questa decisione, anche perché la situazione che si è venuta a creare va a compromettere la continuità educativa che rappresenta per i ragazzi e le loro famiglie un fondamentale punto di riferimento, aiuto e sostegno». L'assemblea degli educatori «evidenzia, inoltre, che l'organizzazione delle attività educative di inizio anno è resa ancor più complessa e difficoltosa dalla mancata nomina, a tutt'oggi, dei supplenti. Gli educatori tutti sono vicini ai colleghi esclusi, considerando che per molti anni essi hanno contribuito a far crescere la qualità del servizio convittuale».