Conto alla rovescia per la prima campanella
Tutti in classe e senza mascherina. E’ pronto a tornare sui banchi l’esercito dei 17mila studenti, finalmente tutto in presenza. In Valle d’Aosta gli alunni iscritti alla scuola dell’infanzia sono 2.519, 5.048 quelli alla primaria, 3.565 alla secondaria di primo grado e 5.827 alla secondaria di secondo grado per un totale di 16.959 alunni. I dati sono ancora provvisori, in attesa della definizione delle classi. L’anno scorso alla scuola dell’infanzia erano 2.699, 5.448 alla primaria, 3.657 alla secondaria di primo grado e 5.409 alla secondaria di secondo grado per un totale di 17.213 alunni. Una flessione quindi di circa 200 alunni. Si inizierà lunedì 19 settembre.
Gli insegnanti quest’anno sono 2.368 in totale di cui 1.729 a tempo indeterminato e 639 a tempo determinato (323 nella scuola dell’infanzia, 708 alle elementari, 629 alle medie e 708 alle superiori). Il calo delle nascite, una costante degli ultimi 10 anni, continua ad avere ripercussioni sull’entità della popolazione scolastica. La diminuzione degli iscritti interessa soprattutto la scuola dell’infanzia, ma, negli ultimi 3 anni, anche la primaria.
La Valle d’ Aosta è l’ultima regione d’Italia a partire insieme alla Sicilia, lunedì 19 settembre; in tutte le altre si torna tra i banchi tra lunedì 12 a giovedì 15 settembre. Si parte un po’ in ritardo, ma si spera che dal 19 in avanti, tutto possa procedere regolarmente. E’ questo il pensiero, in sintesi, di Claudio Idone di Flc Cgil che sottolinea come la carenza di organico a livello amministrativo incida in questi giorni frenetici che precedono l’inizio dell’anno nei vari passaggi tecnici e burocratici, soprattutto per ciò che riguarda le nomine dei nuovi insegnanti. «Capiamo che la predisposizione di tutte le nomine nei posti comuni e di sostegno non sia semplice, ma purtroppo è una questione che va avanti da anni. - dice Claudio Idone - Ci siamo già detti disponibili a un confronto con l’Assessorato competente. Ci auguriamo che per il 19 la situazione sia davvero sbloccata e che non manchino troppi insegnanti all’appello».
«Da lunedì 5 settembre sono partite le convocazioni per i posti vacanti, circa 190, nelle scuole primarie e secondarie e stiamo man mano procedendo in questi giorni a stilare gli elenchi attingendo alle diverse graduatorie. - spiega la Sovrintendente agli Studi Marina Fey - Nelle prossime settimane rileveremo quindi gli eventuali posti che rimarranno da coprire ricorrendo alle Graduatorie Regionali di Supplenze».
La decisione di avviare le lezioni lunedì 19 settembre sarebbe motivata proprio, secondo la Sovrintendente, per garantire una ripartenza con il maggior numero di insegnanti presenti.
Alessia Démé della Cisl esprime la sua preoccupazione per i risultati del concorso nazionale ordinario che avrebbe immesso in ruolo alle scuole medie circa 25 docenti. «Mentre per gli insegnanti di lettere, la procedura di abilitazione è completata, per quelli di matematica (7 docenti), per una ragione di tempistica di pubblicazione dei risultati, pur essendo regolarmente abilitati, non lo risultano ancora ufficialmente. - commenta la sindacalista che sottolinea ancora il problema del concorso dei dirigenti scolastici (che dovrebbe essere indetto nel 2023) - Anche nella nostra regione mancano dirigenti, una situazione che sta diventando davvero pesante con docenti che hanno in reggenza più scuole». Accolta di buon grado, invece la notizia dell’introduzione a partire da quest’anno (in Valle d’Aosta il prossimo) dello specialista di educazione motoria alle elementari. «Una bella novità perché consentirebbe agli insegnanti delle altre materie di avere un paio d’ore in più da dedicare ai bambini. Purtroppo in Valle d’Aosta rimane però il grave problema della mancanza delle palestre» conclude Alessia Demè.
Problemi vecchi che di anno in anno peggiorano. Un meccanismo che diventa sempre più complicato da gestire con sempre meno risorse. E’ questa l’opinione di Alessandro Celi dello Snals: «Manca un confronto serio con i referenti sindacali. Un esempio su tutti: quando è stata predisposta la piattaforma informatica per l’inserimento dei dati, abbiamo visto che c’erano problemi. Perché non siamo stati interpellati per un confronto? Oltre ai docenti, manca il personale di segreteria e i dirigenti. Inutile negarlo, siamo in ritardo su tutto. La realtà è che è stato posticipato di una settimana l’inizio delle scuole nella speranza di riuscire a fare in tempo tutte le nomine, ma non abbiamo ancora la certezza che poi sarà così realmente. E nel frattempo gli insegnanti hanno perso non solo una settimana di retribuzione, ma soprattutto una settimana di anzianità di servizio».