Conti svelati a febbraio e sfilate alla fine di maggio: il Carnevale di Verrès ai tempi del Covid-19

Conti svelati a febbraio e sfilate alla fine di maggio: il Carnevale di Verrès ai tempi del Covid-19
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Mentre nell’aria manca la trepidazione di scoprire i volti del Carnevale Storico, come accade dal lontano 1949, si respira comunque a Verrès l’attesa per capire quali potrebbero essere i festeggiamenti nel tempo difficile che la pandemia sta facendo vivere. Una soluzione speciale per regalare al popolo verreziese la rievocazione nel rispetto di tutte le norme e degli sviluppi che ci saranno emerge dalle parole della presidente del Comitato Storico Susy Vallino (foto): «Gli spazi al chiuso come il nostro Castello difficilmente saranno fruibili e allora si potrebbe valutare una rievocazione all’aperto nel fine settimana di fine maggio, magari con il ponte festivo di inizio giugno in chiave medievale e la possibilità, se vi sarà, di salire al maniero». La data non è scelta a caso: non solo perché si situerebbe in un periodo in cui - almeno si spera - i contagi faranno meno paura. Ma anche perché proprio a fine maggio - per la precisione il 31 maggio del 1450 - si svolse l’evento rievocato ogni anno dal Carnevale di Verrès, ovvero la discesa nel borgo di Caterina di Challant per difendere i propri diritti di successione.

Era l’anno 1974 quando Rita Anzidei, interpretando Caterina 26esima con Enrico Mortara, portò il Carnevale per le vie del paese nonostante la difficile austerity che si stava vivendo. «Mi piacerebbe - prosegue Susy Vallino - che, nei giorni di febbraio che avrebbero dovuto celebrare il Carnevale, fosse presentata comunque Caterina di Challant 73esima con Pierre d’Introd. Sarebbe un bel messaggio di speranza per l’intero paese, mantenendo chiaramente tutte le dovute misure di sicurezza».

Non manca, infatti, tra gli abitanti e i commercianti del paese qualche bella proposta su come far vivere la rievocazione ricreando la giusta scenografia per il periodo. «Come comitato attendiamo di vedere anche come si muoveranno gli altri Carnevali storici, ma il fermento si fa lo stesso sentire» dice Susy Vallino.

Così, Daniela Carli, Caterina nell’anno 2020, riassume le emozioni di un anno fa quando non si sarebbe immaginato un futuro che avrebbe stravolto anche le più ancorate tradizioni: «Ad una settimana dalla presentazione la gioia stava diventando incontenibile, difficile mantenere il segreto, bastava guardarmi in viso per capire…». Ora che non può avvenire la presentazione al Castello dei personaggi a metà gennaio, come da qualche anno avviene posticipandola rispetto all’Epifania, si attendono le sorprese che potrebbero comunque rivelarsi in un 2021 che, piano piano, vuole speranzosamente ricominciare.

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