Consorzio Ru de Val a rischio commissariamento Seicento utenti potrebbero trovarsi senz’acqua

Consorzio Ru de Val a rischio commissariamento Seicento utenti potrebbero trovarsi senz’acqua
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Uno dei consorzi di miglioramento fondiario più importanti della Valle d’Aosta è a rischio commissariamento. Si tratta del Ru de Val di Nus, il cui territorio si estende per ben 700 ettari, di cui 400 irrigati. Il mandato del direttivo uscente è scaduto il 10 luglio scorso ma non è stato possibile trovare un numero sufficiente di persone per formare il nuovo direttivo. Soprattutto, non si fa avanti nessuno per prendere il posto dello storico presidente Marco Deval che, dopo 15 anni alla guida dell’ente (e 30 complessivi di impegno nel direttivo), ha deciso di cedere il testimone ad altri. Al momento è stata approvata una proroga delle funzioni del direttivo uscente che però avrà come scadenza domenica 19 novembre quando si terrà l’assemblea decisiva, l’ultimo appello. «Vi sono grosse difficoltà a trovare un nuovo presidente, soprattutto per la particolare complessità del nostro consorzio che si sviluppa su un territorio di pianura, collina e montagna, con irrigazione in parte automatizzata, in parte manuale, in parte a scorrimento e, nei vigneti, a goccia, con 20 villaggi dotati di orti e aree verdi» ricorda il presidente uscente Marco Deval, che nel corso del suo mandato ha portato a termine opere importanti per il territorio: la sistemazione dei terreni con irrigazione automatizzata a Petit-Fénis, la chiusura del riordino di Mandolla, il primo lotto del riordino di Plantayes e l’avvio del secondo lotto con l’impresa di Lino Baravex, la realizzazione di 3 centraline e la progettazione (da parte del geometra Valentino Collé) dei lavori nella zona di Diémoz per un importo di circa 75mila euro. «In questi 30 anni ho avuto validi collaboratori: - prosegue Marco Deval - in particolare gli altri componenti del direttivo, il direttore del ru Franco Berriat, persona di grande esperienza e professionalità, l’Amministrazione comunale nelle persone del sindaco Camillo Rosset e dell’assessore Edy Favre, gli acquaioli Fausto Campier, Terenzio De Fazio e Michel Clusaz e la segretaria Jenny Hugonin. Molti lavori rimangono da fare per il futuro ed è per questo che auspico un rapido rinnovo del direttivo, anche con l’ingresso di forze fresche: l’ultimazione del secondo lotto del riordino di Plantayes compreso il muro a valle, le opere di manutenzione a Diémoz, il rinnovo del contratto degli acquaioli, la tubazione Tolasèche-Plane, la verifica delle tubazioni a Val, la sostituzione del tubo da 300 a monte della vasca di Tolasèche per circa 700 metri e il cambio di tutte le valvole nei pozzetti a Ronchette».

In caso di stop all’attività del consorzio, il timore è che queste attività non siano più garantite, così come il regolare approvigionamento idrico a uso agricolo per i circa 600 soci. «Marco Deval in questi anni ha lavorato tantissimo per il consorzio. - dice l’assessore comunale all’Agricoltura Edy Favre - Anche grazie alla collaborazione con l’Ufficio Acque della Regione, si è riusciti a irrigare con continuità durante gli ultimi 2 anni caratterizzati da siccità. Ed è stata importante pure la realizzazione dei 3 piccoli impianti idroelettrici che hanno permesso di affrontare le spese. Il ruolo di presidente è estremamente impegnativo e ricoperto a titolo di volontariato, con solo un minimo rimborso spese, quindi non stupisce che non sia facile trovare altre persone che si assumano l’incarico: serve tanta buona volontà, impegno, esperienza e conoscenza del territorio. Tuttavia è molto importante, perché il commissariamento sarebbe un’incognita. Per questo lanciamo un forte appello in vista della prossima assemblea».

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