Consorzio in crisi per l’acquaiolo Il direttivo anticipa le dimissioni “Più tempo per organizzarsi”

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In Valle d’Aosta manca l’acqua… e mancano pure gli acquaioli. E’ quello che è successo al consorzio di miglioramento fondiario “Canali riuniti Crépellaz, Trois-Villes e Mazod”, uno dei più importanti della Valle d’Aosta, con oltre cento consorziati e un territorio che si estende su buona parte della collina di Quart, da Trois-Villes fino giù a Villefranche. Poco prima della primavera, l’acquaiolo che si occupava del buon funzionamento degli impianti di irrigazione del comprensorio ha comunicato la decisione di lasciare l’incarico. Proprio all’inizio della stagione, il Consorzio ha così dovuto trovare in gran fretta un altro acquaiolo: un’impresa già di per sé non facile, a cui si è aggiunto il compito - per la decina di componenti del direttivo - di accompagnarlo a turno per spiegargli il funzionamento di un sistema vetusto ed estremamente complesso, con un calendario che prevede giorni in cui l’acqua è usata a scorrimento e altri a pioggia e tanti ulteriori dettagli da conoscere. Una primavera “faticosa” che ha fatto decidere al direttivo al completo di presentare - durante l’assemblea convocata per le 9 di oggi, sabato 4 giugno, nella sala riunioni dell’Unité Mont Emilius al Villair di Quart - le dimissioni anticipate a conclusione della stagione irrigua in essere, ovvero dal 1° ottobre 2022.

«Non si tratta di nulla di eccezionale. - getta, è il caso di dirlo, acqua sul fuoco il presidente del consorzio Elio Joly - Il direttivo sarebbe comunque giunto a scadenza di mandato la prossima primavera. Abbiamo però deciso di anticipare le dimissioni in modo da eleggere per tempo il nuovo direttivo, auspicabilmente integrato con forze nuove, in modo che esso abbia poi i mesi invernali per organizzarsi ed evitare di trovarsi nei guai con la gestione dell’impianto di irrigazione». Tra le altre cose, il direttivo potrà decidere se emettere un nuovo bando per la figura dell’acquaiolo o magari se dividere la gestione in più lotti, rendendola così meno complicata.

La difficoltà nel trovare un acquaiolo si aggiunge alla siccità, che riguarda l’intera Valle d’Aosta. «Al momento acqua ce n’è ma non sappiamo per quanto durerà. - conclude il presidente Elio Joly - Normalmente, quando in alto c’era tanta neve, avevamo problemi ad agosto. Quest’anno che di neve non ce n’è, temiamo purtroppo che la siccità arriverà presto».

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