Confcommercio: «Con la ciclabile calo di vendite fino al 50 per cento»

Confcommercio: «Con la ciclabile calo di vendite fino al 50 per cento»
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Commercianti sul piede di guerra per la progressiva riduzione di parcheggi a causa dei cantieri aperti per la costruzione della pista ciclabile. Un calo di posti auto che inevitabilmente si riflette sulle vendite, dato che i clienti diminuiscono visto che non riescono a trovare facilmente dove lasciare i loro veicoli per raggiungere i negozi. A lanciare l’allarme è Confcommercio Valle d’Aosta che la mattina di giovedì scorso, 7 dicembre, ha convocato una conferenza tra le vie Challand e Festaz per denunciare pubblicamente quella che dagli esercenti è ormai ritenuta una vera e propria emergenza che mette a rischio la sopravvivenza delle loro attività. «Aosta durante il periodo estivo avrebbe bisogno di 1.000 posti auto solo per i turisti. - evidenzia il presidente dell’Ascom di Aosta Ermanno Bonomi - Questi 1.000 posti auto non ci sono e questo è preoccupante. Noi non siamo contro la ciclabile ma deve essere utile alla città di Aosta, non si può pretendere di fare una ciclabile che non usa nessuno». Da settembre a oggi, gli esercizi commerciali hanno registrato crollo del giro di affari che varia dal 20 al 50 per cento. «Temiamo davvero la desertificazione perché se il commercio non vive la città, la città muore», aggiunge il il presidente dell'Ascom Aosta Ermanno Bonomi che lancia un appello all'Amministrazione comunale «Affinché ascolti Confcommercio e la città di Aosta». Il presidente di Confcommercio Valle d’Aosta Graziano Dominidiato definisce la situazione «Molto preoccupante perché questi lavori non finiscono mai. Per diverse volte abbiamo cercato un dialogo con l'Amministrazione comunale. Circa 20 giorni fa abbiamo richiesto con una Pec notizie sul cronoprogramma dei lavori e non abbiamo ancora ricevuto una risposta».

Graziano Dominidiato ricorda che «In diverse occasioni siamo stati invitati a dei momenti di incontro con l'Amministrazione in cui semplicemente ci dicevano ciò che è stato fatto. Noi chiediamo di essere convocati prima, dialoghiamo e poi possiamo non essere d'accordo. Quello che non accettiamo è non avere nessun tipo di confronto». Il presidente Graziano Dominidiato, perciò, chiede nuovamente l'apertura al pubblico del parcheggio di via Festaz, riservato all'Amministrazione regionale, che ha una sessantina di posti auto.

Per Franco Napoli, presidente di Federmoda Confcommercio Valle d'Aosta, il calo dei parcheggi in città colpisce maggiormente il cliente abituale: «Il turista in qualche maniera arriva ma il cliente locale, che è quello che ci fa sopravvivere, rischiamo di perderlo perché va altrove». Franco Napoli solleva pure il tema della riqualificazione di Aosta: «Abbiamo chiesto più volte al sindaco di spiegarci come riqualifica la città che non può sempre essere oggetto di cantieri eterni e con tempistiche molto lunghe. Questa provvisorietà di ogni cosa crea un fastidio visivo, la riqualificazione è molto importante ma l'approccio con il nostro Sindaco, che è una brava persona, su questo è “Zitti e Nuti”. Bisogna finirla, noi dobbiamo essere ascoltati».

Sul tema interviene con una nota anche la forza di opposizione in Consiglio comunale La Renaissance Valdôtaine, il cui presidente e capogruppo è Giovanni Girardini, sottolineando che «I cantieri approvati dalla Giunta sono stati gestiti in maniera disorganizzata, senza una programmazione che tenesse conto delle diverse attività commerciali delle zone interessate che ne avrebbero risentito. Queste scelte hanno avuto una ricaduta verticale sulla cittadinanza e sul turismo. I disagi nella viabilità e soprattutto la carenza di parcheggi portano molti abitanti a variare le abitudini rispetto agli acquisti e, di conseguenza, mettono in ginocchio i commercianti, che devono far fronte a cali di fatturato a fronte di spese sempre più alte. Si parla più spesso del centro, ma soffrono anche le zone adiacenti: via Kaolack e via Lys, corso Lancieri d’Aosta e buona parte di corso Saint-Martin-de-Corléans che vede sempre più serrande abbassate. Tante le vie abbandonate a loro stesse da troppo tempo, ad esempio corso Ivrea, trascurata, come tante altre, per le decorazioni natalizie, tagliata fuori è stata anche viale Conte Crotti, che ha dovuto ancora una volta attingere dalle risorse private per sopperire alle mancanze dell’Amministrazione. Ci preme sottolinearlo non per vanto o per esempio, ma per mettere in luce le evidenti mancanze che derivano da chi governa la città. Le risposte ricevute dal Sindaco, dall’Assessora competente, dalla Giunta tutta, sono sempre le stesse: quasi come se non si rendessero conto dei disagi creati, sostengono che l’amministrazione è attenta a costruire sinergie e dialogo con le associazioni di categoria, di via o di quartiere, con la cittadinanza tutta. La manifestazione organizzata da Confcommercio in via Festaz, angolo con via Challand, li smentisce ancora una volta: coinvolgere le organizzazioni che rappresentano gli operatori commerciali solo a bocce ferme, a decisioni prese, è inutile, perché i danni fatti sono sempre più difficili da riparare, sempre che possa esistere la volontà di farlo! I consiglieri di La Renaissance Valdôtaine diverse volte hanno evidenziato lo stesso atteggiamento nei loro confronti, atteggiamento che è stato respinto al mittente. Vi è una necessità urgente di un cambio di rotta, non solo per cercare di risollevare l’animo della città e dei commercianti e di tutti gli operatori economici, ma anche per portare la città di Aosta a diventare esempio e ispirazione per altre realtà. La Renaissance Valdôtaine continuerà a lottare e a chiedere, anche nel prossimo consiglio comunale, con iniziative già presentate, che si intervenga con contributi alle attività fortemente danneggiate».

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