Concorso Usl per medici pilotato Condanna confernata in Appello

Concorso Usl per medici pilotato Condanna confernata in Appello
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Abuso d'ufficio e rivelazione di segreto d'ufficio nell'ambito di un concorso per medici ginecologi, promosso dall'Usl nella primavera del 2018. Per queste ipotesi di reato è stata confermata - dalla quarta Sezione penale della Corte d'Appello di Torino - la condanna a 10 mesi di carcere nei confronti di Livio Leo, 58 anni, direttore della struttura di Ostetricia e ginecologia dell'Usl Valle d’Aosta che all’epoca dei fatti era presidente della Commissione giudicatrice. Il fascicolo era stato aperto nei primi mesi del 2018, a seguito di un esposto dell'allora assessore regionale all’Istruzione e Cultura Emily Rini. Le indagini sono state coordinate dal sostituto procuratore Luca Ceccanti. I giudici torinesi, inoltre, hanno riformato la sentenza di primo grado condannando a 8 mesi per abuso d'ufficio Enrico Negrone, 61 anni, membro della Commissione, che era stato assolto ad Aosta. Confermata l'assoluzione per Veronica Arfuso, Andrea Capuano, Francesca Deambrogio e Riccardo Fiorentino - i 4 candidati che avevano superato la prima prova scritta, poi annullata dall'Usl - per non aver commesso il fatto.

Secondo gli inquirenti durante il concorso erano stati favoriti proprio i 4 candidati finiti a giudizio, che conoscevano il dottor Livio Leo e che con lui avevano già curato pubblicazioni scientifiche. Erano stati gli unici a superare la prova contestata, dalla quale erano rimasti esclusi altri 3 ginecologi.

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