Concorso per infermieri, la Cgil: “privilegiare le competenze sul bilinguismo”

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«Bisognerebbe cercare di usare il buonsenso e, almeno nel settore socio-sanitario, quando si indice un concorso, interrogarsi sul fatto di dare priorità alle prove sulle competenze rispetto a quelle sul bilinguismo». Lo scrive in una nota di ieri, venerdì 19 novembre, il segretario generale Fp Cgil Valle d'Aosta Igor De Belli. Lo spunto viene dalla recente prova di francese per il concorso per l’assunzione di 80 infermieri: su 200 candidati, 38 ne erano esonerati mentre solo 44 l’hanno superata. «Comunque la si pensi, è una prova che costituisce un ostacolo per l'aspirante infermiere. - dice Igor De Belli - Ci era stato promesso che tutti gli idonei, superata la prova di francese, sarebbero stati reclutati per dare man forte ai loro colleghi stremati. Così non è stato. Senza contare che vediamo sfumare anche quel barlume di speranza di stabilità per i lavoratori precari. Non vogliamo essere pessimisti a prescindere, ma temiamo tempi bui per il recupero delle risorse infermieristiche necessarie all'ospedale “Parini”. Siamo nelle premesse di una quarta ondata dell’emergenza Covid, che si preannuncia coriacea più del previsto. Non ci sembra difficile da comprendere che in questa fase il concorso ha una grande importanza per reperire nuove forze lavoro da affiancare agli attuali lavoratori della sanità valdostana, già aspramente provati. Non è più procrastinabile un serio e costruttivo confronto. Siamo contrari infine con le dichiarazioni diffuse a mezzo stampa dal Governo regionale, sull'ipotesi di voler procedere alla regionalizzazione del Contratto Collettivo della Sanità, come soluzione per sopperire alla fuga dei sanitari dalla nostra regione. Ci sembrano dichiarazioni pretestuose e sloganistiche!».

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