Concorso di chiodatura e itinerari di arrampicata, i vincitori
Si è svolta sabato scorso, 9 ottobre, alla palestra d’arrampicata in località Rean di Saint-Marcel, davanti ad un numeroso pubblico, la premiazione della quinta edizione del «Concorso di chiodatura ed elaborazione di itinerari di arrampicata e di valorizzazione del territorio – VdA», ideato dalla guida alpina Andrea Plat e da alcuni appassionati di montagna e di scalate.
I vincitori sono stati Francesco Civra Dano e Niccolò Bruni che hanno attrezzato la «Falesia del Palanchino» a Courmayeur, mentre Mario Ogliengo e Rocco Perrone sono stati premiati per le nuove vie multipitch del Pain de Sucre a Saint-Rhémy-En-Bosses.
Sono state presentate anche le falesie «Settore Alcatraz» al Vollein di Quart da Stefano Cordaro, la «Falesia di Saint-Germain» a Montjovet da Mario Ogliengo e Rocco Perrone, la «Falesia Tetras Lyre» a Valsavarenche da Luigi «Giotto» Marchioro e Marco Celesia, la «Falesia di Lauson» a Cogne da Jacopo Glarey e Alberto Silvestri, la «Falesia di Ivery di sotto» a Pont-Saint-Martin da Alessio Garofalo e Laurent Bosonetto, le 7 nuove vie multipitch a Courmayeur ad opera di Massimo Datrino e la via «Follow the Sun» in Val Veny di Luigi «Giotto» Marchioro. «Tutte queste chiodature sono state effettuate nell’ultimo anno facendo sempre i conti con la pandemia che spesso ha imposto restrizioni, impedendo gli spostamenti sul territorio. - spiega Andrea Plat - Durante la manifestazione si è inoltre deciso che tutti gli scalatori che utilizzano il patrimonio di itinerari messi a disposizione gratuitamente dal gruppo dei chiodatori dovranno sostituire almeno un moschettone fisso di sosta all’anno, del costo di 5 euro, valido come pagamento stagionale. Bella e numerosa la presenza della comunità di Saint-Marcel che ci ha ospitato nella “Falesia Pachamama” attrezzata dal vincitore dell’edizione 2020, Ivan Grange, che in questi mesi ha portato a scalare numerosi ragazzi del paese».
Il concorso si prefigge infatti lo scopo di promuovere l’attività di chiodatura e manutenzione di pareti o zone poco conosciute, o magari dimenticate, dalla splendida attività dell’arrampicata in Valle d’Aosta con il fine ultimo di trasmettere la passione ai più giovani, e non solo, per questo bellissimo sport altamente aggregante e socializzante, al fine di valorizzare quei territori che altrimenti cadrebbero nell’oblio. Per ulteriori informazioni è possibile visitare la pagina Facebook «Arrampicata in Valle d'Aosta», il profilo Instagram «arrampicatavda» e il sito web www.arrampicatainvalledaosta.it.