Concorsi per nuovi medici: presentate 50 candidature per 17 reparti La maggior parte sono specializzandi. “Assunzioni il prima possibile”

L’urgente ricerca di nuovi medici da parte dell’Usl della Valle d’Aosta sta portando qualche frutto. Sono in tutto 50 le candidature per 17 diverse specialità che sono state presentate nei giorni scorsi nell’ambito di una serie di bandi appena scaduti. Sono ora state individuate le commissioni di esame e con esse si stanno definendo le date per lo svolgimento dei concorsi.

Per Medicina trasfusionale, Geriatria, Patologia clinica e il Ser.D non vi è stata nessuna candidatura. Per le altre specialità hanno invece presentato domanda di concorso i seguenti candidati: Medicina di urgenza: 1 specializzando; Malattie infettive: 4 specializzati; Pneumologia: 1 specializzato e 8 specializzandi; Anestesia e rianimazione: 2 specializzati e 7 specializzandi; Medicina interna: 1 specializzato e 2 specializzandi; Nefrologia:1 specializzato e 2 specializzandi; Ortopedia: 1 specializzando; Oncologia: 1 specializzando; Gastroenterologia: 1 specializzato; Dermatologia: 1 specializzato e 2 specializzandi; Igiene e Sanità pubblica: 3 specializzandi; Psichiatria: 1 specializzato e 1 specializzando; Medicina del lavoro: 1 specializzato; Neuro psichiatria infantile: 2 specializzandi; Cardiologia: 2 specializzati e 5 specializzandi. Complessivamente, dunque, si tratta di 35 specializzandi e 15 già specializzati.

A breve scadranno i termini per la presentazione delle domande relative a Medicina nucleare, Medicina legale e Radiodiagnostica.

«Pur trattandosi, in alcuni casi, di numeri migliori che in passato grazie al lavoro di “collegamento” fatto con i centri Ospedalieri ed Universitari, - dice il direttore generale dell’Usl Massimo Uberti - sono ancora inferiori alle necessità. Molte candidature inoltre sono di specializzandi che non è sempre possibile assumere con effetto immediato. Compatibilmente con la disponibilità dei commissari è nostra intenzione procedere con la massima urgenza nel portare a conclusione le procedure per poter assumere il più rapidamente possibile i nuovi medici».