Concluso il progetto tranfrontaliero tra Italia e Francia Pronti trenta strumenti sulla gestione del rischio
Dall'app Meteo3R alla realtà virtuale usata per educare i giovani al pericolo valanghe e per formare operatori di soccorso.
Dal portale della memoria storica su eventi geo-idrogeologici transfrontalieri a una piattaforma di e-learning sulla gestione del rischio per amministratori, tecnici e cittadini.
Passando per la creazione di scenari valanghivi, di pericolo glaciale e di caduta massi. Sono solo alcuni degli oltre trenta prodotti realizzati nell'ambito del piano Pitem Risk, che coinvolge le regioni di confine tra Italia (Valle d'Aosta, Piemonte e Liguria) e Francia.
La conclusione del piano integrato tematico sulla prevenzione e gestione del rischio, composto dai progetti RiskCom, RiskGest, RiskFor, RiskAct, ha portato alla realizzazione di una guida ai prodotti, divisi in cinque gruppi: la comunicazione del rischio, le piattaforme, la formazione, la partecipazione per la gestione del rischio, gli scenari per la gestione del territorio. Uno strumento «che consente a tutti, dallo studente all'amministratore al tecnico, di recuperare degli elementi, delle linee, per poter al meglio gestire le proprie situazioni» ha detto lunedì scorso, 13 marzo, in conferenza stampa il dirigente regionale Raffaele Rocco, coordinatore di Pitem-Risk. Il piano, realizzato nell'ambito del fondo europeo Interreg Alcotra, è stato finanziato con quasi nove milioni di euro. «E' un punto di arrivo - ha aggiunto - di una serie di progetti dedicati allo studio del rischio. Si poneva la sfida di portare anche al grande pubblico, non solo ai tecnici, tutto quanto abbiamo imparato nel corso dei progetti, anche grazie alla tecnologia». Per questo, alla Cittadella dei giovani di Aosta, si è svolta una tre giorni di eventi dedicati a studenti, amministratori, tecnici e giornalisti. Riguardo al futuro, ha anticipato Raffaele Rocco, «stiamo già lavorando per i prossimi progetti».