Con oltre mille pasti serviti, la patronale di Saint Roch a Emarèse è stata un grande successo
Si è conclusa domenica scorsa, 18 agosto, la 37esima edizione della festa patronale di Saint Roch a Emarèse. Il maltempo della sera di sabato non ha rallentato l’afflusso di persone che considerano ormai l’evento emaresotto di metà agosto un appuntamento da non perdere. «Siamo molto soddisfatti di questa edizione e non solo per i numeri. - afferma Franz Rossi, presidente della Pro Loco - Abbiamo servito più di 1.000 pasti, oltre a quelli ai 120 bambini dello tsan, agli oltre 100 alpini e ai nostri 40 compaesani over 70. Soprattutto si è respirato un clima di festa durante tutti i quattro giorni». Venerdì c’è stato il passaggio di testimone dal Trofeo Jacopo Trèves alla prima edizione del Trofeo Emarèse che ha visto la partecipazione di 9 squadre Juniores su 10 presenti in Valle. «Questa nuova manifestazione vuole essere la continuazione ideale di una gara che tutti i ragazzi aspettano con ansia ogni anno. - dice Paolo Thuegaz, responsabile della sezione Tsan di Emarèse - L’idea avuta quasi 15 anni fa da Daniela Péaquin e Giorgio Trèves, genitori di Jacopo per ricordare il giovane atleta mancato all’improvviso, aveva fatto della paletà juniores di tsan l’avvenimento sportivo clou della festa. Noi abbiamo inaugurato il Trofeo Emarèse per rinnovare i valori fondanti di questo gioco: il rispetto dell’avversario, la voglia di stare assieme e il piacere della sfida». Ottimo l’afflusso anche al mercatino emaresotto e la partecipazione al Torneo di Green Volley di giovedì (84 atleti) e al Torneo di Palet del sabato (con 40 iscritti e la vittoria di Karen Fosson e Patrik Vout con secondi Remy Peaquin e Roberto Gippaz). Una curiosità: le 250 porzioni di porchetta di Ariccia, servita per la prima volta quest’anno, hanno eguagliato il numero di porzioni di carne cruda e di spezzatino: forse un segno dell’apertura a nuovi gusti da fuori valle? «Ringrazio l’affiatata squadra del direttivo che si occupa di tutta l’organizzazione e i volontari che rendono possibile la festa. - conclude Franz Rossi - In particolare vedere le nuove leve avvicendarsi alle griglie o al servizio rafforza la fiducia che quanto iniziato 40 anni fa dai nostri predecessori proseguirà nel futuro».