«Con il vallone di Cime Bianche non si ripeta l’errore del trenino di Cogne»

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Ritorna alla ribalta il collegamento intervallivo del vallone di Cime Bianche. Molti SÌ, diversi NO, spaccatura nella maggioranza regionale sulla votazione in Consiglio Valle con l'astensione di Progetto Civico Progressista. Alla Monte Rosa spa sono quattro le offerte presentate per uno studio preliminare e di fattibilità del collegamento tra i comprensori sciistici del Cervino e del Monterosa Ski. Sono anni che questo tema viene dibattuto sulla stampa, in convegni, in comunicati ma non ho MAI sentito nessuno che si sia posto il problema dell'accesso al Comune di Ayas. La strada regionale numero 45 da Verrès a Saint-Jacques - una strada unica in Valle d'Aosta che non è MAI stata allargata se non a monte del Comune di Verrès per poco più di un chilometro - NON potrà in modo assoluto sopportare un maggiore afflusso di autovetture e di autobus di quello attuale.

E' facile pensare che se il collegamento venisse attuato, moltissimi sciatori anziché arrivare a Cervinia preferirebbero giungere a Champoluc in quanto avrebbero meno costi di autostrada, meno chilometri di percorrenza, meno difficoltà a imboccare la strada regionale dall'uscita del casello autostradale. Nessuno si è preoccupato dei problemi che l'aumento del traffico arrecherà ai capoluoghi di Villa a Challand-Saint-Victor, di Quinçod a Challand-Saint-Anselme, di Brusson e di Champoluc che già oggi recano danno ai residenti. Che dire poi del Comune di Verrès per il tratto che collega il casello autostradale e l’accesso alla strada regionale numero 45 con code, già oggi, di alcuni chilometri. Non voglio entrare nel merito del collegamento SÌ o del collegamento NO ma credo che il vallone Cime Bianche potrebbe diventare, unico al mondo, un anfiteatro, ai piedi del Monte Rosa, per una attività "out door" a 360 gradi con la realizzazione di sentieri per passeggiate per tutte le età, di nordic walking, corse in montagna e trail, ciaspole, gonfiabili, piste di bob naturali, piste per lo sci estivo, parapendio, orienteering, percorsi salute, il tutto senza alcune strutture impattanti. Un nuovo parco naturale che salvaguardi il vallone Cime Bianche affinché non si ripeta l’errore del trenino di Cogne o dell'aeroporto della città di Aosta.

Enzo Bonin,

Challand-Saint-Anselme

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