Con il boom torna la settimana bianca
Settimane bianche, fine settimana lunghi, e anche periodi infrasettimanali. La stagione sciistica 2022-2023 che si sta per concludere ha fatto registrare ottime affluenze in tutte le località della Valle d’Aosta, comprese quelle minori, complici le riaperture dopo gli anni del Covid e una rinnovata voglia di vacanze sulla neve. Secondo i dati emersi da un’indagine effettuata dall’Istituto ACS Marketing Solutions nel periodo compreso tra il 1° al 6 marzo - interpellando, con il sistema delle interviste telefoniche, un campione di 3.512 persone - sono quasi 12 milioni gli italiani che hanno trascorso o trascorreranno una vacanza sulla neve tra gennaio e marzo 2023. Di questi, 6,9 milioni hanno effettuato o effettueranno la classica settimana bianca, mentre circa 5,1 milioni hanno scelto di concentrare le proprie vacanze nei fine settimana. Il giro di affari complessivo sarà pari a 9,6 miliardi di euro. Di questi, 5,2 miliardi sono relativi alle settimane bianche e 3,8 miliardi ai fine settimana. Si scia soprattutto sulle Alpi: in testa Valle d’Aosta e Trentino (entrambe con il 13,4 per cento della domanda), seguite dal Piemonte (12,9 per cento), dalla Lombardia (10,2 per cento) e dall’Abruzzo (9,9 per cento).
Anche in Valle d’Aosta stanno cambiando le abitudini di chi sceglie di trascorrere qualche giorno sulla neve. «Nella nostra regione la settimana bianca si sviluppa soprattutto nelle vacanze di Carnevale con richieste che arrivano in particolare da clienti lombardi. - commenta Luigi Fosson, presidente Adava - In compenso sono aumentate quest’anno le richieste infrasettimanali di 3, 4 giorni. Nei fine settimana naturalmente è tutto esaurito, soprattutto nelle notti di venerdì e sabato. Per noi il boom si è registrato a gennaio (con un più 20 per cento) quando abbiamo visto il ritorno in grande stile degli stranieri mentre marzo ha fatto registrare un più 5 per cento. Riscoperte anche le piccole località turistiche».
«A marzo siamo stati sui livelli degli scorsi anni - sottolinea Palmira Neyroz referente per Cervinia - mentre per gennaio e febbraio abbiamo rilevato un lieve incremento di richieste per periodi lunghi. Ora la situazione si è un po’ assestata, lavoreremo bene ancora nel periodo di Pasqua. Numerosi gli stranieri che confermano le loro vacanze di anno in anno, quest’anno abbiamo visto il ritorno delle famiglie italiane».
«Sulle settimane bianche abbiano rilevato un piccolo aumento soprattutto nel mese di gennaio, mentre febbraio e marzo sono rimasti stabili, in linea con gli anni passati. Per ciò che riguarda la nostra località, posso dire che la settimana bianca, cioè la permanenza di 7 notti, rimane solo più una chimera. In compenso, in alta stagione, riusciamo a vendere non solo il fine settimana lungo, che comunque va per la maggiore, ma anche i 4, 5 giorni infrasettimanali» sostiene Alessio Berthod, referente degli albergatori per Courmayeur. La stagione è andata bene anche in Val d’Ayas. «Nonostante la carenza di neve abbiamo avuto tanti inglesi e anche gli italiani sono stati in aumento, mentre gli scandinavi sono arrivati un po’ meno numerosi rispetto agli altri anni. - afferma Herman Buchan referente di zona - Le presenze generalmente sono aumentate e anche le settimane bianche. Abbiamo già tante prenotazioni per la prossima l’estate e anche per l’inverno prossimo».
A Torgnon c’è molta soddisfazione per la stagione invernale che si concluderà come in molte località a Pasquetta. «Gli impianti al momento son tutti aperti anche se, a causa delle precipitazioni acquose degli ultimi giorni, a breve si chiuderà qualche pista. - sostiene Davide Perrin, assessore e referente Adava - I numeri delle presenze in questa stagione sono tornati a essere quelli pre Covid e ciò ci consente di guardare al futuro con maggiore serenità. Per ciò che riguarda le settimane bianche, come sempre è stata molto gettonata la settimana centrale di febbraio, quella che coincide con le vacanze di Carnevale e la chiusura delle scuole. Molte le presenze di italiani, di turisti di area francofona e anche di inglesi».