Comuni, Sarre e Cogne vanno da soli

Due conferme e tante separazioni: nelle ultime ore nei Comuni del Grand Paradis - come in gran parte della Valle d’Aosta - i Consigli comunali si sono espressi sugli ambiti territoriali sovracomunali, ovvero sulle collaborazioni con gli altri Comuni per la gestione dei servizi.

La mappa della zona è cambiata parecchio rispetto a quella del 2015: giovedì scorso, 28 gennaio, il Consiglio di Sarre ha ufficializzato “l’addio” a Saint-Pierre. “La separazione era nell’aria da tempo - commenta il sindaco Massimo Pepellin - e sulla nostra decisione non pesa il commissariamento di Saint-Pierre, tanto che l’iter per sciogliere l’accordo era iniziato addirittura quando ancora c’era il sindaco Paolo Lavy. Siamo due realtà grandi per la Valle d’Aosta, collaborare non è stato comodo. Per fortuna la legge è cambiata, rispetto a cinque anni fa: adesso i Comuni con più di duemila abitanti possono gestirsi in autonomia, come faremo noi”.

Sulla stessa linea d’onda il Comune di Cogne, che ha approvato la chiusura della convenzione con Aymavilles nella serata di ieri, venerdì. “Nessun problema di sorta con gli amici di Aymavilles, però è francamente più semplice gestire le nostre cose qui a Cogne. Noi non abbiamo duemila abitanti, ma essendo un Comune turistico abbiamo potuto scegliere di restare da soli”, conferma il sindaco Franco Allera.

Aymavilles gestirà i propri servizi insieme a Villeneuve, che ha deciso di non rinnovare l’accordo con Valsavarenche: l’ufficialità è arrivata tra giovedì 28 e venerdì 29 gennaio. Resta fuori dai giochi proprio Valsavarenche, che in attesa della riforma della legge 6 del 2014 sugli ambiti sovracomunali aspetta la decisione del presidente della Giunta Erik Laveva per sapere con quale Comune dovrà collaborare.

Reggono invece le altre collaborazioni: Introd condividerà ancora i servizi con Rhêmes-Saint-Georges e Rhêmes-Notre-Dame così come continuerà l’accordo in essere tra Arvier, Avise, Valgrisenche e Saint-Nicolas.