Comparto unico regionale, proclamato lo stato di agitazione
«Fare i contratti collettivi regionali di lavoro e non applicare quelli nazionali deve essere un valore aggiunto per i lavoratori valdostani e, più generalmente, per il sistema Valle d'Aosta e non un trattamento di peggior favore». A dirlo sono i sindacati Cisl Fp e Uil Fpl della Valle d'Aosta, annunciando lo stato di agitazione per il personale del Comparto unico della Valle d'Aosta. I sindacati hanno informato il presidente della Regione Erik Lavevaz con una lettera. «L'azione delle due sigle sindacali - spiegano - è fondata sulla prolungata assenza di risposte alla richiesta di incontro, già presentata a novembre 2021, con la quale si chiedeva un confronto finalizzato a trovare una sintesi sulle linee guida utili ad elaborare la piattaforma per il rinnovo del contratto del Comparto Unico Regionale, scaduto, per l'area delle categorie, nel 2018».
Nell'area dirigenza «siamo fermi da mesi - proseguono Barbara Abram della Cisl e Ramira Bizzotto della Uil - in attesa della sottoscrizione definitiva dell'ipotesi di accordo per il rinnovo della parte economica del triennio 2016/2018. Ci si rammarica profondamente per il mancato interesse della controparte circa l'urgenza di procedere ad attivare tavoli di contrattazione su problematiche ferme da anni alle quali non sono state date risposte» come il «riconoscimento giuridico ed economico per i Vigili del fuoco e il Corpo forestale valdostani e la creazione di un'area sicurezza».
La contrattazione regionale «è stata in stallo per anni», perché «in attesa da parte della Giunta regionale delle nomine dei componenti del Comitato regionale per le relazioni sindacali (Crrs)», spiegano Cisl e Uil. Il Crrs si è insediato nel marzo 2022 ma «ha convocato le organizzazioni sindacali per discutere della sottoscrizione del contratto di comparto solo per l'area dei giornalisti (area istituita per legge da poco tempo) per il triennio 2022-2024, prima ancora di chiudere i rinnovi contrattuali pregressi per le altre due aree (categorie e dirigenza), nonostante la legge regionale preveda che il contratto collettivo per l'area dei giornalisti faccia capo al contratto collettivo di comparto delle categorie».
Cisl Fp e Uil Fpl sollecitano anche «l'avvio dei lavori per la costituzione del fondo di welfare», da costituire tra le amministrazioni e i sindacati «per poter procedere con la definizione della disciplina per la concessione dei benefici assistenziali e sociali in favore dei dipendenti, così come previsto dall'articolo 7 del Ccrl del 7 novembre 2018: inutile scrivere i contratti se poi non si applicano». Il presidente della Regione Erik Lavevaz esprime «perplessità riguardo alla pretesa “mancanza di rispetto per le organizzazioni”, visti gli spazi di confronto costanti organizzati tra la Giunta regionale e le segreterie generali delle organizzazioni stesse. Con cadenza mensile, infatti, è convocato un tavolo di confronto pensato per essere il luogo dove far convergere le tematiche sulle quali è necessario agire in modo condiviso. Sorprende soprattutto il riferimento al “mancato interesse circa l’urgenza di procedere ad attivare tavoli” sul tema dei Vigili del Fuoco e del Corpo Forestale Valdostano, visto che l’aggiornamento su questo iter è stato condiviso nell’incontro di martedì 17 maggio: una riunione che non ha visto la partecipazione dei rappresentanti della Uil».