Commissione Paritetica, polemica sulla nomina di Augusto Rollandin

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Augusto Rollandin, capogruppo di Pour l'Autonomie in Consiglio Valle ed ex presidente della Regione e senatore, e Francesco Saverio Marini, avvocato e professore di Istituzioni di diritto pubblico all'Università di Roma Tor Vergata, già difensore della Regione in numerosi contenziosi negli ultimi anni, sono i nuovi componenti di parte regionale della commissione Paritetica Stato-Regione. Li ha nominati mercoledì scorso, 19 aprile, il Consiglio Valle. Rollandin ha raccolto 19 preferenze e Marini 21. Un voto è andato al consigliere della Lega Diego Lucianaz, 10 le schede bianche e 1 nulla. Progetto Civico Progressista non ha partecipato al voto.

I neo eletti prendono il posto di Albert Lanièce e Gianclaudio Bressa, che si sono dimessi per motivi lavorativi e personali, e affiancheranno Barbara Randazzo, docente di Diritto costituzionale all'Università di Milano. Durante il dibattito in aula, il capogruppo e il vicecapogruppo della Lega, Andrea Manfrin e Stefano Aggravi, hanno ricordato le critiche sul collega Rollandin, avanzate in passato dal presidente del Consiglio Alberto Bertin e dai consiglieri Andrea Padovani (Federalisti Progressisti-Partito Democratico) e Albert Chatrian (Alliance Valdôtaine-Vda Unie), tutti esponenti dell'attuale maggioranza, accusandoli di scarsa coerenza: «Dopo questo voto, quale sarà il ruolo che certe persone rivestiranno in quest'aula impegnate nel loro percorso politico a combattere una persona e un sistema? La risposta sarà da ritrovare nel silenzio vergognoso delle persone che hanno costruito il loro percorso politico contro una persona e ora la devono votare».

Chiara Minelli del Pcp ha invece puntato il dito contro il mancato coinvolgimento delle minoranze nell'individuazione dei candidati: «Questo metodo non è condivisibile» dice, sottolineando che «ci sono in Valle d'Aosta delle altre persone a cui si sarebbe potuto pensare e che avrebbero potuto dare della garanzie rispetto al compito fondamentale che svolge la commissione paritetica». Ha chiuso il dibattito il neo eletto Augusto Rollandin: «Mi spiace che ci siano delle persone “double face” che si esprimano in un modo o nell'altro in base al momento, ma l'importante è riprendere il lavoro in commissione. Spero di poter essere all'altezza di risolvere una serie di problemi che necessitino di una risposta nel più breve tempo».

Le nomine «non possono essere archiviate senza un commento fortemente critico». Lo dice Rete Civica, componente del Progetto Civico Progressista nel Consiglio Valle. La nomina di Augusto Rollandin è «inaccettabile e sconcertante»; quella di Francesco Saverio Marini è «inopportuna e altrettanto sconcertante». Le nomine andrebbero gestite «con trasparenza, escludendo qualsiasi logica spartitoria. Inoltre, visto che si tratta di un ruolo istituzionale, bisognerebbe evitare un ragionamento di parte, fatto da una maggioranza. Dovrebbe essere una scelta frutto di coinvolgimento e condivisione di tutto il Consiglio, o almeno il tentativo dovrebbe essere fatto».

La maggioranza Uv-autonomisti-Pd ha «proposto i candidati e ha votato senza nessun confronto con la minoranza e con scelte che non possono essere condivise. Augusto Rollandin non ha competenze giuridiche, ha una lunga esperienza politica ma ha anche un curriculum, come è noto a tutti, denso di procedimenti giudiziari, di condanne e anche di sospensione dalle cariche pubbliche». Marini ha «un contrasto di ruoli inaccettabile. E’ un consulente giuridico della presidenza del Consiglio dei ministri, fa parte dell'ufficio della presidente Giorgia Meloni. Come fa con quel ruolo ad essere il paladino delle richieste della Regione autonoma Valle d'Aosta?».

L'elezione dei due nuovi componenti di nomina regionale della Commissione Paritetica Stato-Regione della Valle d'Aosta «conferma la sterzata a destra dei “colonnelli” dell'Uv». Lo scrive in una nota Valle d'Aosta Aperta, la coalizione che raggruppa Adu-Sinistra Italiana, Movimento 5 Stelle e Area Democratica-Gauche Autonomiste. «In cambio del sostegno alla giunta, il gruppo di Rollandin ha avuto anche questa nomina».

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