Commercio di vicinato: un’alleanza
Anche i Comuni di Montalto Dora, Quassolo e Borgofranco d’Ivrea partecipano a un’operazione congiunta per la costituzione di un distretto diffuso del commercio basato su condivisione di sinergie e progettazione per un rilancio comprensivo di sviluppo economico e crescita sociale, culturale e ambientalistica del territorio canavesano.
Capofila dell’iniziativa, alla cui base vi è l’intento e la volontà di guardare oltre i campanilismi locali, che limiterebbero un’ideale visione in grado di arrecare guadagno e giovamento all’intera sfera territoriale canavesana, è il Comune di Pavone, che ha esteso l’invito, oltre ai tre citati, anche a quelli di Banchette, Fiorano Canavese, Lessolo, Salerano Canavese e Samone.
La specifica area geografica di competenza del distretto, dalla caratteristiche omogenee, è per ora quella compresa tra i due fiumi Dora e Chiusella, da cui prende il nome il distretto stesso (“Dalla Dora al Chiusella”).
«I Comuni del distretto - spiega il sindaco di Pavone Endro Bevolo - si impegnano a favorire e a sostenere il commercio di vicinato, per garantire ai cittadini la possibilità di fare acquisti vicino casa e, al tempo stesso, a ridurre il fenomeno della dismissione degli usi commerciali nei contesti urbani».
Proprio il negozio di vicinato, nei Comuni di piccole dimensioni e con una popolazione composta prevalentemente da persone anziane, rappresenta un importante punto di riferimento e un patrimonio da salvaguardare di fronte alla massiccia e competitiva presenza di grandi centri commerciali nelle aree urbane o extraurbane.
«Stiamo lavorando alla candidatura da presentare alla Regione Piemonte. - continua Endro Bevolo - Speriamo che il nostro progetto, che coinvolge le attività commerciali e turistiche locali, passi la selezione e si aggiudichi i contributi messi a disposizione. Parliamo di una progettazione che, nel rispetto delle identità locali e dei punti di forza di ciascun Comune, nonché tramite la collaborazione con le associazioni di categoria, possa proiettarsi verso una dimensione più ampia, attraverso una gestione integrata che faccia del commercio uno strumento di innovazione, integrazione e valorizzazione di tutte le risorse del territorio».
Un distretto commerciale tra Comuni agirebbe come fattore incrementante dello sviluppo turistico generale, se supportato dai settori artigianale e agroalimentare, punti di forza per l’attrattività, specie se concertati in collaborazione. «Se il nostro distretto commerciale diventerà una realtà, siamo fin d’ora pronti a estenderlo ad altri Comuni» conclude Endro Bevolo.