Come è stato speso l’8 per mille

E’ stata celebrata domenica scorsa, 15 maggio, in tutta Italia, la giornata di sensibilizzazione alla firma dell’otto per mille a favore della Chiesa cattolica, e nell’occasione le diocesi hanno diffuso il rendiconto della gestione dei fondi assegnati nel 2021 dalla Conferenza episcopale italiana (don Ivano Reboulaz è il delegato diocesano per la Valle d’Aosta del Servizio di Promozione per il Sostegno economico della Chiesa in Italia).

Per quanto riguarda ciò che ha ricevuto direttamente la Diocesi di Aosta nel 2021, per interventi caritativi la somma è di 492.580,57 euro, ai quali si aggiunge il residuo 2020 più gli interessi per 661,29); ne ha erogati 492mila euro con un avanzo di 1.241,57.

Per persone e situazioni bisognose: 282mila euro (di cui 222mila da parte della Caritas diocesana, e 60.000 da parte della «Carità del Vescovo»).

Altri 150mila euro sono stati destinati alla Casa della Carità, come «distribuzione di aiuti non immediati a persone bisognose». Per Opere Caritative Diocesane, 10mila euro in favore di categorie economicamente fragili, e 50mila in favore del clero anziano o malato. Per esigenze di culto e pastorale e cura delle anime la Diocesi ha ricevuto 517.504,85 euro (cui si aggiunge residuo 2020 e interessi, per 40.181,22), e ne ha erogati 556.300 euro con un avanzo di 1.386,07.

Per la formazione di operatori liturgici 10mila euro, per la manutenzione del palazzo vescovile 20mila euro, museo e biblioteca diocesani 30mila euro, per il funzionamento della curia 275mila euro.

Per la Cattedrale 20mila euro, per i mezzi di comunicazione: 95mila euro (45mila al Corriere della Valle e 50mila a Radio Proposta). Per la formazione (seminario, diaconato, facoltà teologica) 45mila euro mentre il contributo al Servizio per la promozione economica è di 1.300 euro. Al Centro missionario diocesano: 5.000 euro, a oratori e patronati: 45mila euro. Per iniziative di cultura religiosa: 10mila euro.