Come sarà il nuovo Liceo in via Torino: una sede utilizzabile tutto il giorno, non solo dagli studenti

Come sarà il nuovo Liceo in via Torino: una sede utilizzabile tutto il giorno, non solo dagli studenti
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Sono gli architetti Mariagiorgia Pisano e Walter Cuccuru i vincitori del concorso di progettazione per l’edificio ex sede del Maria Adelaide di via Torino ad Aosta. Lo studio Cuccuru Pisano Architettura è stato fondato nel 2017 a Sassari, dopo un esperienza lavorativa in Spagna. «Focalizziamo le nostre ricerche sulla progettazione architettonica e sull'interior design, lavorando per committenti sia pubblici che privati. Negli ultimi anni ci siamo concentrati sull'edilizia scolastica, partecipando a numerosi concorsi» dicono i 2 professionisti.

Al concorso sono stati inviati 68 progetti, la giuria ha provveduto nei mesi scorsi a selezionarne 5. La motivazione con la quale è stato individuato il progetto vincitore: «L’edificio si inserisce bene nel contesto urbano completando e rafforzando il fronte di via Torino. Viene apprezzata la strategia classica di schema di palazzo urbano, qui presente con una materialità nuova e un linguaggio contemporaneo che tiene conto dei materiali locali. Il basamento è costituito da uno zoccolo “pubblico” con visibilità verso l’auditorium e la palestra. L’organizzazione interna dell’edificio riflette un progetto pedagogico compiuto, organizzato intorno ad un atrio centrale che si stende a tutta altezza e che consente una permeabilità sia orizzontale sia verticale. Viene apprezzato il sistema organizzativo, basato su ripetizione e differenza, sia delle piante, sia, di riflesso, delle facciate che genera economia spaziale e varietà. Si vedono ancora delle potenzialità nella maggiore permeabilità degli accessi verso l’auditorium e la palestra, in corrispondenza del vuoto su via Torino a piano terra».

La sede dell’ex Regina Maria Adelaide di via Torino, in futuro sede del Licam-Liceo artistico e musicale, sarà demolita per essere poi ricostruita. La Regione ha previsto un impegno di spesa di 25 milioni di euro, dei quali oltre 2 milioni per il concorso di progettazione. Al primo classificato - Cuccuru Pisano a questo punto - verrà affidata la progettazione definitiva dell’opera.

I plastici dei 5 progetti finalisti saranno esposti in una mostra aperta al pubblico.

«Il nuovo polo scolastico - si legge nella relazione che accompagna gli elaborati - è concepito come un Community Center, ossia un organismo polifunzionale utilizzabile durante tutto l'arco della giornata da differenti fasce di popolazione. Gli ambienti che fanno parte di questo edificio sono stati organizzati in “cluster” tematici, fruibili singolarmente o congiuntamente in funzione di un utilizzo differenziato e vario capace di coinvolgere e di mettere insieme gruppi di persone differenti. A questo fine le unità programmatiche con una più forte vocazione pubblica, come la palestra, l’auditorium e parte dei laboratori didattici, sono situati nell’ala sud dell’edificio, sul prospetto che maggiormente si relaziona con la città, affacciandosi direttamente su un asse stradale strategico e ad alta circolazione come via Torino. Inoltre si trovano in una posizione facilmente raggiungibile dall’esterno e sono dotati di accesso esclusivo che ne facilita l’utilizzo. La molteplicità di ingressi, la trasparenza e l'organizzazione programmatica insieme alla possibilità di garantire nuovi spazi alla comunità, rafforzano l'idea di un edificio accogliente capace di delinearsi come un centro civico catalizzatore di attività sociali, didattiche e culturali.

Gli accessi al territorio scolastico risultano molteplici e distribuiti», al fine di integrare la struttura «con la circolazione circostante e non creare barriere ai flussi urbani. Su viale Garibaldi, saranno presenti due accessi, uno a nord ed uno a sud dell’edificio ex palestra. L’accesso nord sarà anche carrabile e prevede l’ingresso ai parcheggi interrati dell’edificio. Da questi accessi sarà possibile raggiungere l’ampio cortile scolastico che fronteggia l’atrio d’ingresso all’edificio».

Anche a sud, lungo via Torino, vi saranno 2 accessi: ad est dell’edificio è presente una lunga rampa leggermente inclinata che porta al cortile principale lambendo il basamento dell’edificio. Al centro del prospetto principale è invece prevista una piccola piazza coperta dalla quale è possibile raggiungere l’atrio d’ingresso, entrare direttamente al ballatoio della palestra, accedere al blocco scale sud che conduce al foyer della palestra e dell’auditorium o al piano primo, nell’ala dedicata agli ambienti che ospitano i laboratori.

Su via Boson è presente un’altra piccola piazza dalla quale accedere al cortile ovest, raggiungere il blocco scale sud o l’atrio d’ingresso all’edificio. Sarà inoltre possibile percorrere una scalinata che conduce direttamente al foyer d’accesso all’auditorium ed alla palestra nel piano interrato. Sempre su via Boson sarà inoltre presente la rampa carrabile di uscita dai parcheggi sotterranei.

Le due aree di accesso su via Boson e su via Torino e la rampa che lambisce il basamento in calcestruzzo saranno senza recinzioni perimetrali, formando delle piazze di raccordo tra lo spazio pubblico e lo spazio scolastico, un’area aperta che favorisce la «penetrazione» della città che si connette con la scuola. La necessità di proteggere la scuola nelle ore notturne verrà comunque garantita posizionando una serie di cancelli mobili sui limiti interni delle piazze.

L’accesso principale all’edificio scolastico si trova al piano terra dell’ala nord, dove è presente un ampio atrio d’ingresso, vetrato ed accessibile su tutti i lati, a sud da via Torino tramite una rampa, ad ovest dall’accesso di via Boson, a nord dalla loggia coperta, a est dalla grande piazza scolastica.

Sul lato nord e su quello ovest, la linea vetrata di accesso all’atrio è arretrata rispetto a quella dei piani superiori e a quella dei pilastri, lasciando spazio ad una loggia coperta, che garantisce un ulteriore spazio all’aperto ma al riparo dalle precipitazioni.

«I concorsi di progettazione stanno funzionando: l’utilizzo della piattaforma del Consiglio nazionale, la possibilità di rivolgersi a molti progettisti e di avere tante proposte e una Commissione qualificata sono una forma di garanzia importante sul risultato. - afferma Sandro Sapia, presidente dell’Ordine degli architetti - Nel caso del Maria Adelaide c’è stata una grande partecipazione, anche da parte di studi importanti. Ora aspettiamo il provvedimento di aggiudicazione definitiva affinché i lavori possano partire, il progetto è strategico per la città».

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