Come cambia il volto di Aosta nelle prospettive disegnate dal Piano regionale dei trasporti
Un aspetto interessante contenuta nel Piano regionale dei trasporti-PRT recentemente presentato riguarda le prospettive che coinvolgono in particolare Aosta. In corrispondenza della stazione ferroviaria del capoluogo, il PRT collega e coordina fra loro diverse ipotesi succedutesi negli anni: il casello autostradale Aosta Centro, l’attestazione del metro bus per Courmayeur, lo spostamento dell’autostazione delle linee extra urbane, l’attraversamento a raso tra le parti nord e sud della città e il collegamento di via Paravera con via Valli valdostane.
Casello Aosta Centro
Per quanto riguarda l’autostrada, la situazione di Aosta è particolare: la tangenziale Aosta Est-Aosta Ovest, non è così lontana dal centro urbano, dove sono le attività principali da un punto di vista amministrativo e sanitario. Il PRT prevede quindi un nuovo collegamento diretto con il Raccordo Autostradale Valdostano, attraverso un casello in entrata e in uscita, dotato di stazione di pedaggio ad elevata automazione. L’obiettivo è «consentire una connessione diretta tra il sistema autostradale e la città - si legge nel Piano - senza che il casello possa essere utilizzato per collegarsi alla rete stradale urbana della città di Aosta: il casello darebbe accesso a un sistema di parcheggi di interscambio, dai quali raggiungere il centro città. Questo al fine di indirizzare le persone verso modalità di spostamento meno impattanti (a piedi, in bicicletta, con i mezzi pubblici) e incidere significativamente sul traffico di ingresso che ogni giorno interessa la città». «Che si tratti di lavoratori o studenti, che passano diverse ore in città, o di turisti interessati a visitare il centro, in questo modo si offrirebbe un’alternativa di avvicinamento e di sosta».
Metro bus per Courmayeur
La linea Aosta/Pré-Saint- Didier è inutilizzata da anni e le prospettive per una sua riapertura come infrastruttura ferroviaria implicano, oltre a costi molto elevati, l’impossibilità di attuare l’attraversamento a raso nord-sud della città «con i miglioramenti che ne conseguono». Il PRT propone allora di acquisire la linea dallo Stato per trasformarla: da Aosta a Villeneuve come sede di un metro bus (autobus articolato elettrico o a idrogeno), oltre Villeneuve come sede della pista ciclabile di fondovalle Pont-Saint-Martin/ Courmayeur, che presenta elevate complessità realizzative con il progressivo restringersi della valle centrale. «Il metro bus consentirebbe di servire velocemente tutte le aree altamente antropizzate fino a Villeneuve, attraverso un sistema di fermate più capillare rispetto a quello delle stazioni ferroviarie e si attesterebbe nella zona ovest del fascio binari della stazione, consentendo un facile interscambio con le altre modalità di trasporto, quali la ferrovia o gli autobus per le vallate» si legge ancora nel Piano.
Autostazione delle linee extra urbane
A fianco del capolinea del metro bus, il Piano Urbano della mobilità sostenibile di Aosta ha previsto lo spostamento dell’attestazione delle linee extra urbane di autobus. In questo modo si integrerebbe l’hub intermodale anche con i bus per le vallate e per la Bassa Valle, aumentando considerevolmente le possibili di viaggio tra le varie modalità di trasporto.
Attraversamento a raso tra le parti nord e sud della cittàIl fascio dei binari ferroviari, vista la sua lunghezza ed estensione, da sempre ha costituito una barriera tra le zone nord e sud della città, area in cui sono presenti alcune importanti attività commerciali e la telecabina Aosta-Pila. Il Piano regionale dei trasporti prevede quindi di realizzare, tra l’attestamento del metro bus a ovest e i binari provenienti da est della stazione di Aosta, che diventerebbe quindi stazione terminale della linea, un attraversamento ciclo pedonale, che colleghi facilmente (a raso, senza dislivelli, passerelle o sottopassi) le due parti della città, nord e sud, ma che funga anche da piastra di snodo per i viaggiatori che intendono passare agevolmente da una modalità di trasporto all’altra, ad esempio per raggiungere Pila o Courmayeur, per parcheggiare la propria bici in un bike box o prenderne una in prestito.Collegamento di via Paravera con via Valli valdostaneUltimo tassello di questa articolata riorganizzazione è il prolungamento di via Paravera fino a collegarla con via Valli Valdostane e offrire così una viabilità alternativa, che non impegni via Caduti del lavoro e le aree più centrali della città, per chi, provenendo da, est deve recarsi a sud della ferrovia o al Pont Suaz. In questo modo sarebbe quindi possibile valutare la chiusura del passaggio a livello al fondo di via Paravera, ipotesi più volte avanzata da parte di RFI e che spesso genera problemi, a passaggio livello chiuso, a causa dei veicoli in coda che risalgono fino alla rotatoria con via Garibaldi, bloccandola.
«Insomma il Piano regionale dei trasporti - conclude l’assessore regionale ai Trasporti Luigi Bertschy - affronta in maniera incisiva il cronico problema della viabilità intorno alla Stazione di Aosta. Si pone degli obiettivi importanti e si propone di affrontare i temi in maniera concreta e non ideologica. Poter gestire direttamente l’attuale l’infrastruttura ferroviaria Aosta-Pré- Saint-Didier, per investire in una modalità di trasporto pubblico più flessibile e adatta al nostro territorio e recuperare un’altra parte del tracciato per farne una moderna pista ciclabile, vuole dire investire sulla mobilità sostenibile, con beneficio per tutti i Comuni e i cittadini che abitano lungo l’attuale asse ferroviario. Questa proposta permette quindi di promuovere il trasporto pubblico, creare posti di lavoro e dare, finalmente, una risposta efficace alla viabilità intorno alla stazione di Aosta, con ripercussioni positive per la vivibilità della città e per lo sviluppo economico del nostro territorio».