Combin en Musique: note e territorio Eventi a Valpelline, Doues e Ollomont

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Quindici eventi nel segno della musica e del territorio compongono il ricco programma di Combin en Musique, il festival annuale ad ingresso libero, giunto alla quarta edizione, curato dall’associazione culturale Combin en Arts e realizzato con il sostegno del Consiglio Valle, dell’Assessorato regionale dei Beni culturali e dei Comuni di Doues, Ollomont e Valpelline.

Tra gli eventi clou si segnala l’omaggio a Ezio Bosso con la partecipazione di Tommaso Bosso, Giacomo Agazzini ed Enrico Montrosset nel centro storico di Doues mercoledì 21 luglio alle 17.30 per l’incontro dedicato e alle 21 per il concerto con il Quartetto Zero, oltre al recital pianistico a 2.000 metri nella cornice di Plan Détruit, sempre a Doues, di Dado Moroni, tra i più noti jazzisti italiani, in calendario per sabato 14 agosto alle 17.

Si comincia però già oggi, sabato 10 luglio, alle 21, con il concerto del trio Motus Laevus - composto da Tina Omerzo, Edmondo Romano e Luca Falomi - a Chatelair di Doues.

Nel progetto Motus Laevus coesistono in modo naturale suoni e linguaggi musicali di strumenti antichi e moderni, acustici ed elettrici, brani originali e tradizionali, dove la musica world si avvicina al jazz contemporaneo, canti sloveni e cultura europea si fondono con danze nordafricane e orientali, composizioni dell’est dai tempi composti vengono miscelate a scale mediorientali greco turche. «Motus Laevus - spiega Edmondo Romano - ricorda la circolarità delle espressioni musicali di ogni foggia e tempo. Noi abbiamo assimilato negli anni, ed epidermicamente nei secoli, svariati generi di ricerca o di sperimentazione musicale. Quindi, questo Motus, può essere interpretato proprio in chiave dinamica, come un tutto che si evolve e si trasforma ad ogni esecuzione del gruppo. In più il cerchio è icona indiscussa di continuità, di morte e rinascita, di qualcosa che non si ferma e cha dà la capacità di raggruppare qualsiasi forma espressiva».

Sabato prossimo, 17 luglio, alle 18, ad Arliod di Valpelline Carlo Aonzo al mandolino, Lorenzo Piccone alla chitarra e Luciano Puppo al contrabbasso proporranno un viaggio lungo la tradizione italiana con l’evento “Mandolitaly”. Il programma prevede poi domenica 25 luglio alle 16 “La danza che racconta - A cavallo nel Seicento” con l’Helicona Project al maneggio L’Envers di Rey a Ollomont, martedì 27 luglio alle 21 “Da Vivaldi a Piazzolla con Gianluca Campi a Valpelline, mercoledì 4 agosto alle 18 “Echi di caccia” con Natalino Ricciardo e l’Ensemble Cornistico Torinese a Champ Mort di Doues, domenica 8 agosto alle 16.30 “Alturas” con Matteo Ramon Arevalos e Vanni Montanari alla Casa Farinet di Ollomont, martedì 10 agosto alle 21.30 “Astreo” con il Christian Thoma Quartet a La Cou di Ollomont, mercoledì 18 agosto alle 18 “Jeunes musiciens en Vallée” con il Conservatoire de la Vallée d’Aoste a Barliard di Ollomont, sabato 21 agosto alle 21 “E’ tutto finito adesso, baby blue” con Alberto Marsico, Massimo Melillo e Edoardo Fassio a Thoules di Valpelline e sabato 28 agosto alle 18 “Lapsus Lumine” con Stefano Risso, Marta Del Grandi, Sabrina Oggero Viale ed Erika Sofia Sollo alle Fonderie di La Fabrique a Valpelline. Gli eventi speciali - oltre a quello già citato dedicato a Ezio Bosso di mercoledì 17 luglio a Doues - sono “Musica a cavallo” sull’interazione tra musica ed equitazione da lunedì 19 a sabato 24 luglio al maneggio L’Envers di Ollomont, “Le Alpi e le altre montagne: cholitas” venerdì 6 agosto alle 21 nel museo dell’alpinismo di Valpelline e la mostra di Vanni Cuoghi “Fondali oceanici” alla Casa Alpina di Ollomont con inaugurazione sabato 7 agosto. Tutti i concerti sono gratuiti.

«Il Festival, dal 2018 ad oggi, -spiegano in una nota gli ideatori ed organizzatori Federico Bagnasco e Simona Oliveti - ha ospitato una cinquantina di straordinari musicisti, con proposte artistiche di rilievo, che hanno dato risonanza alla rassegna ben oltre i confini regionali. Combin en Musique 2021 avrà un programma ancora più articolato, un maggior numero di eventi con la combinazione di diverse arti, ma anche quest’anno resta fedele allo spirito originario, rappresentando un modo di farsi condurre dalla musica attraverso vere e proprie mete, dalle antiche miniere di rame alle opere secolari di irrigazione del Medioevo fino a spettacolari anfiteatri naturali, capaci di dare ulteriore eco alla bellezza del linguaggio artistico».

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