Coldiretti VdA: piace il cibo “contadino”
Sono circa 25 milioni gli italiani che acquistano cibo dai contadini trainati da una nuova sensibilità verso i cibi salutari ma anche dalla volontà di recuperare un contatto diretto con chi coltiva i prodotti che portano in tavola. E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti, diffusa in occasione della prima mostra mercato “internazionale” promossa dalla “World Farmers Market Coalition” con Campagna Amica a Palazzo Rospigliosi a Roma per la Giornata mondiale della biodiversità proclamata dall’Organizzazione delle Nazioni Unite. A spingere la spesa dall’agricoltore è soprattutto la possibilità di trovare prodotti stagionali, a chilometro zero e di qualità. Nei mercati dei contadini di Campagna Amica è possibile anche acquistare specialità del passato a rischio di estinzione che sono state salvate grazie all’importante azione di recupero degli agricoltori e che non trovano spazi nei normali canali di vendita dove prevalgono rigidi criteri dettati dalla necessità di standardizzazione e di grandi quantità offerte. Il risultato è che il valore della vendita diretta dagli agricoltori in Valle d’Aosta dal 2020 è pari al 22,2 per cento rispetto alle attività primarie, facendo sì che la nostra Regione abbia la percentuale maggiore rispetto al resto d’Italia. «L’affermazione del mercato coperto degli agricoltori ha consentito di ridurre la distanza tra produttore e consumatore rafforzando il legame tra aree rurali e aree urbane, - commentano Alessio Nicoletta e Elio Gasco, rispettivamente presidente e direttore di Coldiretti Valle d’Aosta - con un importante patrimonio di biodiversità che dalle campagne si trasferisce in città. Anche nei pesanti tempi del Covid e della guerra in Ucraina, i mercati contadini offrono un contributo fondamentale, garantendo alla popolazione cibo sicuro e approvvigionamenti costanti nonostante le difficoltà legate alla pandemia e alla guerra riuscendo anche a rendere più trasparente per il consumatore il prodotto acquistato, tutelando la biodiversità, le specificità locali e valorizzando la custodia dei territori». «Il successo dei farmers market è frutto della legge italiana che premia la multifunzionalità dell’agricoltura e che abbiamo fortemente sostenuto per avvicinare le imprese agricole ai cittadini e conciliare lo sviluppo economico con la sostenibilità ambientale e sociale. - concludono Alessio Nicoletta ed Elio Gasco - Siamo di fronte a una svolta epocale con la quale si riconosce che nei prodotti e nei servizi offerti dall’agricoltura non c’è solo il loro valore intrinseco, ma anche un bene comune per la collettività».