Coldiretti Valle d’Aosta: “Bene la legge che vieta il cibo sintetico. Ora la battaglia sarà in Europa”
Dopo l’approvazione definitiva da parte della Camera dei deputati della legge che introduce il divieto di produrre e commercializzare cibi prodotti in laboratorio per uso alimentare o per i mangimi animali, Coldiretti Valle d’Aosta esprime soddisfazione e rilancia. «La battaglia ora si sposta in Europa dove l’Italia, leader mondiale nella qualità e sicurezza alimentare, ha il dovere di fare da apripista nelle politiche di tutela della salute dei cittadini. - affermano in una nota Alessia Gontier ed Elio Gasco, presidente e direttore di Coldiretti Valle d’Aosta - Non è la prima volta che facciamo da pionieri in Europa: l’Italia, infatti, proprio grazie al pressing di una raccolta di firme della Coldiretti, è stata il primo Paese ad adottare norme nazionali per l’obbligo di etichettatura di origine degli alimenti verso il quale si sta progressivamente allineando l’Unione Europa. Anche la Valle d’Aosta, nel suo piccolo, ha contribuito con quasi 4mila firme raccolte e il No al cibo sintetico espresso da autorità regionali, da più comuni, ed esponenti di ogni schieramento, oltre al Consiglio regionale della Valle d’Aosta.
«La legge è dunque un impegno a difesa della dieta mediterranea - proseguono Alessia Gontier ed Elio Gasco - ma anche un segnale importante per l’Unione Europea che, nel rispetto del principio di precauzione, ha già portato da oltre 40 anni a mettere al bando negli alimenti l’uso di ormoni che sono invece utilizzati nei processi produttivi della carne a base cellulare. Peraltro la Commissione Agricoltura dell'Europarlamento si è già espressa sulla carne artificiale coltivata nella risoluzione sulle proteine, respingendo a larga maggioranza un emendamento che individuava nelle proteine coltivate in laboratorio una delle possibili soluzioni al problema della dipendenza degli allevamenti europei dagli approvvigionamenti dall'estero. Il provvedimento varato dal Parlamento nazionale pone, dunque, il nostro Paese all’avanguardia e trova terreno favorevole anche in buona parte dell’opinione pubblica europea dove si sta diffondendo una nuova consapevolezza circa i pericoli legati a una tecnologia dai contorni oscuri, con molte incognite che rischia di cambiare per sempre la vita delle persone e l’ambiente che ci circonda».
Coldiretti Valle d’Aosta interviene anche sull’alterco tra i parlamentari di +Europa Benedetto Della Vedova e Riccardo Magi e il presidente di Coldiretti Ettore Prandini in occasione dell’approvazione del disegno di legge. «Esporre dei cartelli con la scritta “coltivate ignoranza” è una inaccettabile provocazione che offende anche i nostri agricoltori valdostani che tutti i giorni assicurano cibo con il loro lavoro. - dichiarano Alessia Gontier ed Elio Gasco - Quella di giovedì è stata una manifestazione autorizzata che si è svolta in maniera assolutamente pacifica con l’obiettivo di festeggiare l’approvazione di una legge che va nell’interesse non solo dell’agricoltura italiana ma di tutti i cittadini di questo Paese. Chi chiede rispetto per le istituzioni deve essere il primo a rispettare i cittadini che manifestano liberamente. Riteniamo che l’atteggiamento dei due esponenti di +Europa abbia tradito le prerogative parlamentari trascendendo nell’insulto gratuito e provocatorio».