Coldiretti, censimento da record delle specialità In Italia: 36 sono valdostane

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Dal nuovo censimento delle specialità ottenute secondo regole tradizionali protratte nel tempo per almeno 25 anni, presentato dalla Coldiretti, sono 5.450 i tesori Made in Italy censiti che sono oggi messi a rischio dall’esplosione dei costi di produzione legata alla crisi energetica per la guerra in Ucraina.

L’indagine è stata presentata al XX Forum Internazionale dell’Agricoltura e dell’Alimentazione, organizzato dalla Coldiretti a Villa Miani a Roma a cui erano presenti anche Alessio Nicoletta ed Elio Gasco, rispettivamente presidente e direttore di Coldiretti Valle d’Aosta

Una mappa dei sapori, della tradizione e della cultura della tavola Made in Italy che, per le tipologie, vede nei primi 3 posti del podio la squadra di pane, paste e dolci (1.616), quella di frutta, verdura e ortaggi (1.577) e il gruppo delle specialità a base di carne (822), seguiti dai formaggi (524) e dai prodotti della gastronomia (320), ma non mancano bevande analcoliche, distillati, liquori e birre, i mieli, i prodotti della pesca e i condimenti dagli olii al burro, in un viaggio del gusto che tocca anche gli angoli più nascosti del Paese.

La Valle d’Aosta, la più piccola regione d’Italia, compare sul nuovo censimento per ben 36 specialità, i cosiddetti Prodotti Agricoli Tradizionali (Pat) patrimonio importante tra i prodotti della gastronomia di nicchia di alta qualità, che valorizzano il territorio, la cultura rurale e il lavoro degli agricoltori, rispettando tradizione e storia della regione.

Attualmente i Prodotti Agroalimentari Tradizionali della Valle d’Aosta sono la Grappa, il Ratafià, ma anche le Carni e frattaglie fresche e preparate come i Boudin, la Motsetta, il Prosciutto alla brace Saint-Oyen, la Saouseusse, il Teteun, la Tseur achétaye. Sul lato dei formaggi rientrano la Brossa, il Formaggio di capra a pasta molle, il Formaggio di pecora o capra a pasta pressata, il Formaggio misto lo Reblec, lo Reblec de crama, il Salignoùn, lo Séras e la Toma di Gressoney.

Per i vegetali rientrano le mele Golden Delicious della Valle d'Aosta e quelle renette, ma anche paste fresche e prodotti di panetteria e pasticcieria come Crèichèn, Créchén, Flantse e Flantsón, Micóoula, Mécoulén, Mécoula e Pan de Cogne, Piata di Issogne, Pan ner, Pane nero e poi i grassi come Beuro (Burro di affioramento), Beuro coló, Beuro de brossa, Burro centrifugato di siero e Olio di noci. Nei Pat, infine, troviamo piatti tipi come la Seupa à la vapelenentze, i Miele di castagno, di rododendro e il Millefiori di montagna e il lasé.

Alcuni di questi prodotti, testimoni d’eccezione del Made in Vda, sono presenti nei banchi dei 14 produttori che tutti i martedì e i sabato mattina, dalle 7 alle 13, animano il Mercato Coperto di Campagna Amica di Aosta.

«Dietro ogni prodotto c’è una storia, una cultura ed una tradizione che è rimasta viva nel tempo ed esprime al meglio la realtà del nostro territorio. - affermano Alessio Nicoletta ed Elio Gasco - Bisogna difendere questo patrimonio del Made in Italy dalla banalizzazione e dalle spinte all’omologazione e all’appiattimento verso il basso perché il buon cibo insieme al turismo e alla cultura rappresentano le leve strategiche determinanti per un modello produttivo unico che ha vinto puntando sui valori dell’identità, della biodiversità e del legame con i territori».

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