Coldiretti a testa bassa contro il cibo sintetico: “Rischi secondo Fao e Oms”

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L’associazione Coldiretti torna alla carica contro il cibo sintetico. «Dalle allergie ai tumori sono 53 i pericoli potenziali per la salute dei cibi sintetici, prodotti in laboratorio, individuati nel primo rapporto Fao - Oms sul “Cibo a base cellulare”, definizione considerata più chiara rispetto al termine “coltivato”, preferito invece dalle industrie produttrici ma ritenuto essere fuorviante dalle due Autorità mondiali. - si legge in una nota di Coldiretti - E’ quanto emerge dall’analisi della Coldiretti sul Rapporto pubblicato dalla Fao e dall’Organizzazione Mondiale della Sanità che ritiene anche discutibile usare per questi prodotti i termini carne, pollo o pesce. Il documento arriva dopo la presentazione in Italia del disegno di legge che vieta la produzione, la commercializzazione e l’uso di cibo artificiale che dovrà ora essere discusso e poi approvato dal Parlamento, con la raccolta da parte della Coldiretti di mezzo milione di firme di cittadini, di cui circa 3500 mila in Valle d’Aosta».

«La mobilitazione nazionale a cui come Valle d’Aosta abbiamo convintamente preso parte e che ha visto un’importante risposta positiva ottenuta dalla Regione e da diverse Amministrazioni comunali valdostane - sottolineano Alessio Nicoletta ed Elio Gasco, rispettivamente Presidente e direttore di Coldiretti Valle d’Aosta - ha il merito di aver acceso i riflettori su un business in mano a pochi ricchi e influenti nel mondo e fino ad ora tenuto nascosto ma che può cambiare la vita delle persone e l’ambiente che ci circonda, con la positiva apertura di una discussione nel Paese e in Parlamento, che da oggi può avvalersi di un’analisi autorevole come quella della FAO e dell’OMS. Il paper della Fao e dell’Oms fa chiarezza anche sull’uso improprio del termine carne coltivata con il rischio oggettivo che i cittadini cadano in un inganno poiché in realtà quella ottenuta in laboratorio non è carne e non è coltivata».

«Lo stop al cibo sintetico deciso dal Governo lo scorso martedì 28 marzo è stato importantissimo - concludono Alessio Nicoletta ed Elio Gasco - sia in termini economici, dal momento che salva 580 miliardi di euro di valore di una filiera agroalimentare nazionale, sia in termini di salute. E la pubblicazione di questo Rapporto Fao-Oms ne è l’ennesima prova».

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