Col de Joux, iniziata la revisione della seggiovia. Il Comune punta sulla pluristagionalità
Sono state risposte troppo evasive quelle date dalla maggioranza di Saint-Vincent rispetto a una questione che ormai da anni è al centro dell’attenzione degli amministratori: il futuro del Col de Joux. Questa almeno è l’opinione del consigliere di minoranza Carmen Jacquemet - in passato nella Giunta guidata dal sindaco Mario Borgio - all’indomani del Consiglio comunale che si è svolto giovedì scorso, 28 luglio.
Secondo l’assessore allo Sport Alex Sabolo, che giovedì ha illustrato la posizione del Comune, sarà la destagionalizzazione dell’offerta puntando sul periodo che va da aprile a ottobre a salvare il turismo al Colle. L’ipotesi più accreditata è quella di un’apertura verso il mercato delle bike con percorsi alla portata di tutti. «Una pratica dove non serve l’utilizzo della neve vuol dire generare anche un certo risparmio perché, al di là della spesa elettrica per il funzionamento dell’impianto, gran parte dei costi energetici sono legati all’utilizzo dell’innevamento» ha detto Alex Sabolo.
Al momento agli impianti del Col de Joux sono in corso gli interventi di revisione per i quali il Comune spende la cifra di 529mila euro per via del ribassamento ottenuto in fase di gara (a fronte dei 650mila previsti).
«Ci chiediamo come la Regione ci possa venire incontro considerato che la nuova legge per i finanziamenti per i piccoli comprensori non prevede di coprire i costi dell’energia elettrica. - ha detto Carmen Jacquemet - A mio avviso regna ancora moltissima confusione: il business plan che era stato preparato risulta insufficiente e infatti è stato commissionato un nuovo studio per allargare il campo alle bike, anche se in questo settore a nostro parere le difficoltà non mancano».
Più morbida la posizione dell’altro gruppo di opposizione “Saint-Vincent Insieme per cambiare”. «Abbiamo apprezzato la posizione dell’Amministrazione che ha deciso finalmente di orientarsi sul recupero delle infrastrutture, per fini che vadano oltre lo sci. Rimane comunque la questione di come gestire i costi vivi, come quelli energetici» riflette Maurizio Castiglioni che ha anche sottolineato che bisognerà attivarsi dal punto di vista del marketing per promuovere il nuovo prodotto del Col de Joux, improntato verso un turismo dolce.