Cogne, pianificati gli interventi «La burocrazia non crei intoppi»

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E’ in ripresa la comunità di Cogne, che per la settimana di Ferragosto ha rallentato i lavori di ripristino post alluvione per dedicarsi ai turisti. L’acqua è ancora quasi razionata, ma si va avanti. «Non abbiamo il solito pienone che c’è in questo periodo - spiega il sindaco Franco Allera - ma l’affluenza turistica è buona. Nessuno si è lamentato, anche se qualche disagio c’è ancora, cerchiamo di fare attenzione a tutto, è vietato bagnare prati, per gli orti bisogna rispettare la fascia oraria dalle 22 alle 4 del mattino».

Il grosso dei lavori si farà fra qualche settimana, anche perché sono consistenti e richiederanno un investimento economico notevole. «Per questo abbiamo attivato gli interventi di somma urgenza - continua Franco Allera - e proceduto con gli atti con cui il consiglio comunale, nell’ultima seduta di venerdì 9 agosto, riconosce i debiti fuori bilancio e acquisisce i fondi che, dopo la rendicontazione, arriveranno dal Fondo per le emergenze nazionali».

Il cronoprogramma

Gli eventi alluvionali si sono verificati tra sabato 29 e domenica 30 giugno. Il decreto di calamità naturale del Consiglio dei Ministri porta la data di lunedì 22 luglio, quello della Protezione civile che eroga i fondi necessari è di giovedì 1 agosto. «A livello nazionale sono stati stanziati 20 milioni e 600mila euro - spiega il Sindaco - A Cogne ne spettano 3.504.693,14, di cui 56.322,34 euro per soccorso e assistenza alla popolazione e 3.448.370,80 euro per interventi di somme urgenze per il ripristino delle infrastrutture pubbliche, vale a dire la prima fase di ripristino dell’acquedotto, la pulizia strade, la creazione di una pista di cantiere per Valnontey e tanti piccoli interventi».

La procedura burocratica segue però un iter diverso rispetto ad altri fondi nazionali. «Questo significa che possiamo procedere all’assegnazione dei lavori alle ditte, - continua - ma avremo i fondi dopo che le spese saranno state rendicontate al commissario della Protezione civile valdostana Valerio Segor e che avranno ricevuto approvazione. Per questo siamo stati molto ligi alla norma e abbiamo inserito solo ciò di cui siamo assolutamente certi di poter rendicontare. Certo, dove abbiamo i fondi disponibili nelle casse del Comune possiamo anticipare, ma cerchiamo di non creare difficoltà per il futuro. Per questo ci affidiamo anche a consulenti esperti».

Il termine della rendicontazione è di 90 giorni, che non basteranno per completare tutti i lavori, tanto che i fondi sono già stati ripartiti, nella delibera comunale del 9 agosto, fino al 2026. «Una parte importante riguarderà il ripristino dell’acquedotto che serve Cogne, Epinel, Cretaz - aggiunge il Sindaco - Abbiamo perso 4 delle 5 sorgenti che abbiamo a Bouvaz. Per ora riusciamo a garantire l’acqua, ma in autunno si dovrà ricaptarle tutte. E poi serviranno altri incarichi, altre progettazioni. Stiamo ancora definendo il tracciato della strada per Valnontey e i servizi necessari, saranno tutti interventi multidisciplinari, perché, per esempio, sulla parte idraulica le competenze si dividono tra Regione e Comune».

La pista di cantiere della Valnontey è stato il primo intervento, per permettere alle persone di passare, per uscire o per rientrare a prendere le proprie cose. Ora serviranno lavori definitivi su acquedotto, fogne, elettricità e il passacavi per la linea dati.

Il sistema ha funzionato

«Bisogna coordinarsi - commenta Franco Allera - Abbiamo avuto sempre consensi unanimi, tutti riconoscono che si è fatto tantissimo. Il sistema Valle d’Aosta funziona, abbiamo molti aspetti che coinvolgono Comune, Regione e Protezione civile. Però le pastoie burocratiche rallentano».

Qualche sacrificio è ancora richiesto, come il razionamento dell’acqua, che si destina prima alle persone, poi agli animali e infine ai prati, mentre l’ordinanza in vigore chiude i fontanili e vieta di lavare cortili e piazzali, riempire piscine ad uso privato, lavare auto e veicoli e qualsiasi spazio esterno.

«Si è chiuso anche il Gran Paradiso Film Festival. - conclude - Quest’anno l’abbiamo vissuto poco a Cogne, dove è rimasta una piccola giuria tecnica, ma gli eventi sono stati diffusi sul territorio. Con il Parco lavoriamo insieme fin dall'inizio per il ripristino delle strade e la rinaturalizzazione del torrente. E’ importante concordare tutto, per non trovarsi poi a discutere nelle conferenze di servizio.

Speriamo si vada un po’ più veloce del solito».

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